L’evoluzione tecnologica costante ha un suo prezzo anche se ben celato dalla gratuità degli aggiornamenti: a causa dell’obsolescenza programmata diversi utenti dovranno smettere di utilizzare WhatsApp.
La bellezza dell’evoluzione tecnologica da qualche anno a questa parte risiede nell’accessibilità ai software. Da quando esiste la possibilità di aggiornare i programmi con un semplice download, infatti, i software non vengono quasi più venduti, ma rilasciati gratuitamente a tutti gli utenti.

Grazie a questo modello abbiamo accesso a funzioni e piattaforme che un tempo sarebbero state a pagamento e possiamo usufruirne senza grosse limitazioni legate alla potenza hardware e alla tipologia di tecnologia che possediamo. Questo in generale, perché comunque delle limitazioni ci sono e riguardano l’anzianità dei dispositivi.
Poter godere di un’applicazione in costante aggiornamento è da un lato un vantaggio ma dall’altro obbliga ad aggiornare con una certa costanza i dispositivi che utilizziamo. Un esempio abbastanza recente e di sicuro impatto riguarda l’aggiornamento delle app di home banking, le quali presto funzioneranno solo su dispositivi che consentono un sistema di protezione biometrico degli account.
Si tratta di un’evoluzione che punta a rendere maggiormente sicuri gli account, ma queste barriere non riguardano solo la sicurezza, in alcuni casi si tratta semplicemente della volontà di fare progredire i software in modo che possano abbracciare le novità e non siano “zavorrati” dal dover funzionare anche su sistemi che queste novità non le supportano.
WhatsApp smetterà di funzionare su diversi dispositivi dall’1 luglio
Chiaramente la spinta evolutiva non è puramente altruistica, non è volta a rendere gli utenti felici per nuove funzionalità, bensì è generata dalla concorrenza e dall’esigenza delle aziende di mantenere un ruolo di leadership all’interno del mercato di riferimento, nonché la merce più preziosa di questo periodo storico: i dati degli utenti da vendere per trarre profitto.

Ciò non toglie che l’evoluzione è essenziale per la sussistenza delle aziende e dunque anche affinché gli utenti possano continuare ad usufruire della piattaforma o dell’applicazione che gli è utile. Un reciproco scambio che in caso di mancato rinnovo dell’accordo azienda-utente non si modificherebbe nella sostanza, ma solo nella forma: l’approdo su un’altra piattaforma che richiede lo stesso tipo di scambio.
A partire dall’1 luglio 2025 WhatsApp si aggiornerà ed escluderà dal supporto diversi modelli di telefono: smartphone Android con versione 5.0 o inferiore e iPhone con iOS 15.1 o inferiore. Gli utenti che possono farlo dovranno aggiornare il sistema operativo, chi non può non ha altra scelta che acquistare un nuovo telefono per utilizzare l’app.
La motivazione è quella spiegata sopra, la voglia di far evolvere l’applicazione, renderla al passo con i tempi e dotata di tutte quelle funzioni che sono oggi considerate come uno standard da raggiungere, nel messaggio di Meta infatti si legge che questo passo sarà necessario, poiché: “mantenere la compatibilità con versioni molto vecchie può limitare la capacità dell’app di innovare e migliorare”.