Questa chiesa della Sardegna permette l’accesso ad una cripta unica del suo genere: atmosfera incredibile, all’interno sono contenuti oggetti preziosissimi.
Nel nostro viaggio alla scoperta di tutte le curiosità sulle chiese presenti in Sardegna, non poteva di certo mancare un focus su una particolare cripta, davvero unica nel suo genere e capace non soltanto di far immergere i suoi visitatori in un’atmosfera da mozzare il fiato, ma anche di mostrare loro degli oggetti preziosissimi.
Prima di arrivare ai dettagli sulla cripta, è forse bene sottolineare che, per visitarla, dovremmo recarci a Cagliari, nel capoluogo sardo, nello specifico nella Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia, conosciuta da tutti anche come Duomo di Cagliari.
In precedenza, via abbiamo già parlato di questa splendida chiesa, davvero centrale per la religione cristiana sul territorio sardo: ad esempio, QUI potete recuperare un articolo sulle bellezze artistiche al suo interno, mentre QUA una curiosità sul suo ruolo storico e politico Ma cos’è questa cripta? Come si può visitare e cosa c’è al suo interno? Un’esperienza assolutamente da non perdere.
Chi si reca in visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia può visitare il santuario dei Martiri, la splendida cripta che rappresenta veramente un caso unico in Europa: al suo interno, infatti, si possono trave quasi duecento nicchie, contenenti le reliquie di diversi santi. In un ambiente contornato da decorazioni barocche, quindi, è possibile guardare degli oggetti preziosissimi.
La storia dietro alla realizzazione di questa cripta, come riporta Sardegna Turismo, è veramente incredibile: a volerla è stata infatti un arcivescovo-archeologo, che per affermare il suo primato nella Chiesa sarda decise di dare il via ai lavori. Le reliquie sono state da sempre oggetto di venerazioni e, la presenza in una chiesa, le conferiva un prestigio non indifferente: a inizio XVII secolo, la basilica di Porto Torres vantava quelle dei santi Gavino, Proto e Gianuario.
Per rivaleggiare con l’arcivescovo di Sassari, il pari ruolo di Cagliari, lo spagnolo Francisco d’Esquivel, decise di individuare le sepolture dei santi cagliaritani, così da custodire le loro reliquie. E’ per questo che nacque il santuario dei Martiri, cripta scavata nella roccia sotto il presbiterio della cattedrale; un luogo davvero fascinoso che, ancora oggi, è messo a disposizione dei fedeli e di tutti quei turisti che vogliono recarcisi in visita.
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