Primi problemi sorgono per Un Professore 3 lasciando spazio alla disperazione: l’amato protagonista non regge più questa situazione.
Un Professore 3, tra i titoli di punta per la stagione 2025/2026. Torna Dante Balestra, straordinario insegnante di un liceo romano che applica la filosofia alla realtà aiutando i propri alunni ad affrontare la vita di tutti i giorni – soprattutto la sua priorità è il figlio Simone interpretato da Nicolas Maupas.

Ebbene, la scorsa volta il pubblico ha assistito a numerosi colpi di scena e situazioni intrise di tensioni, per esempio il tentativo di fuga della coppia Nina e Manuel, il ritorno del padre di quest’ultimo, la crisi tra Dante e Anita infine la malattia del protagonista.
Attesa per la 3a stagione che si preannuncia ancor più ricca. Ma, al contempo, ecco affiorare i primi guai portando lo stesso attore a compiere valutazioni allarmanti per i fan. Qualcosa sta minando la serenità del cast dunque il rischio è dietro l’angolo.
Un Professore 3, la fiction è in crisi: chiusura vicina?
È confermato: verosimilmente Un Professore 3 dovrebbe approdare su Rai1 il prossimo autunno sebbene non si conosca ancora la data ufficiale. Intanto si punta sui nuovi volti perché si infoltiscano le file di personaggi che ruoterebbero attorno alla scuola superiore Da Vinci.

Nicole Grimaudo, Dario Aita e Filippo Brogi, rispettivamente preside, docente e alunno. Un modo perché si mantenga l’incredibile successo da sempre conquistato, fin dall’inizio, magari introducendo dinamiche inedite. Tuttavia il suo cammino potrebbe interrompersi alla terza.
Difatti Alessandro Gassmann è a un passo dal salutare il suo Dante seppur a malincuore. Ma si proceda con ordine. Spesso l’attore viene assalito dai fan che gli chiedono consigli o citazioni filosofiche. E altrettanto frequentemente la risposta risulta sempre la stessa: “Faccio l’attore non il filosofo“.
Un legame simbiotico con il personaggio, oltre a renderlo autentico, tale da innescare nei telespettatori appassionati una visione distorta della realtà. Non si riconosce più la finzione e ciò rischia di trasformarsi in un problema difficile da gestire a lungo andare. Per questa ragione, Gassmann potrebbe lasciare.
Non per stanchezza narrativa bensì necessità: un modo per liberarsi da un ruolo ormai ingombrante. Attualmente mere illazioni, ma non si esclude possa divenire un’ipotesi concreta. E qualora l’attore principale dicesse addio, Un Professore perderebbe il suo pilastro quindi non avrebbe senso continuare.
L’unica soluzione perché si eviti tale epilogo? Calmare gli animi. L’attore deve poter recitare in tranquillità sapendo che il personaggio da lui interpretato non sia la causa di una pazzia collettiva dettata da un amore eccessivo. Si spera che non si assumano decisioni irreparabili ma attenzione a tirare troppo la corda.