Collegare la Sardegna al mare da sogno è inevitabile, esiste però anche un posto che nasconde una brutta sorpresa e da cui stare lontano, ecco di quale si tratta.
È quasi naturale quando si pensa a una determinata località collegarla per qualche motivo che la rende famosa, pensando a cosa la rende identificabile anche da parte di chi non ha mai avuto modo di vederla da vicino o di viverci. Questo può valere un po’ per ogni luogo, Sardegna compresa, che tutti noi tendiamo ad associare al mare paradisiaco che l’ha resa famosa, non a caso è meta ogni estate di tantissimi turisti, compresi famosi e alcuni provenienti dall’estero.

Qui è possibile poter soggiornare in strutture da sogno, anche se per alcuni è inevitabile solo vederle a distanza o attraverso le pagine dei giornali quando i “Vip” vengono paparazzati. In realtà, questa idea è riduttiva, esiste infatti un punto dell’isola che può scatenare addirittura l’effetto opposto, ovvero può spingere a scappare perché può nascondere una brutta sorpresa, sapere di quale si tratta può essere utile un po’ per tutti, compreso per chi a breve sarà lì in villeggiatura.
Il posto della Sardegna da cui stare lontani: ecco qual è
Non si può certamente pensare anche in merito a una delle zone più belle della nostra Penisola come la Sardegna che tutto sia meraviglioso o quasi. In questo caso, però, esiste un luogo di cui si parla pochissimo, che può essere sconosciuto anche ai suoi stessi abitanti e da cui sarebbe bene stare lontani.
Si tratta di Rebeccu, un minuscolo borgo medievale oggi disabitato, che si trova vicino a Bonorva, in provincia di Sassari, e che vede la presenza solo di una trentina di case, oltre a una piccola Chiesa e un cimitero sconsacrato. Questo è un punto davvero ricco di storia, che ha vissuto il suo apice nel XIV secolo, quando poteva contare su 400 abitanti ed era capoluogo della Curatoria di Costa de Addes.

È quindi curioso sapere come sia stato possibile arrivare alla situazione attuale. Per chiarire questo dubbio è necessario rievocare una leggenda, che fa addebitare il declino a una maledizione lanciata da Donoria, la figlia del re locale, cacciata dal villaggio perché ritenuta una strega. Lei aveva così deciso di vendicarsi attraverso una profezia pronunciata con queste parole. “Rebeccu, Rebecchei, da’e trinta domos non movei» (“Dalle trenta case non vi muovete”)”.
Quella sortita ha poi avuto tutti i suoi effetti, tutti gli abitanti sono stati infatti costretti a scappare a causa dei terribili avvenimenti che hanno coinvolto quel posto, epidemie, infertilità e malaria. Si è comunque deciso di ricostruire quel borgo, senza comunque creare altre abitazioni temendo che questo potesse generare ulteriore sfortuna a tutti.
Solo recentemente si è arrivati alla totale desertificazione, negli anni ’50, infatti, qui vivevano sei persone, per poi arrivare all’unico abitante nel 2011, quando era circondato solo dai suoi gatti. Alcuni turisti scelgono comunque di visitare Robeccu, chi non era a conoscenza della sua esistenza potrebbe ora pensare di farci una sortita non appena avrà la possibilità di arrivare a destinazione, certamente non potrà che restare colpito da uno scenario in cui il tempo sembra essersi fermato.