Indicazioni e consigli per andare alle Torri Pisane di Cagliari, un itinerario unico e tutto da scoprire.
La Sardegna è un posto magico, e le Torri Pisane è un luogo meraviglioso di Cagliari. È una chicca che non tutti conoscono, ma che merita di essere visitata in tutto il suo splendore. Ecco come fare, soprattutto cosa è bene sapere.

Siamo nel quartiere Castello, qui si ammirano due capolavori della storia medievale, le torri di San Pancrazio e l’Elefante. Testimoniano un periodo di guerre, misteri, storie di dominio e potere. Costruite agli inizi del XIV secolo dall’architetto cagliaritano Giovanni Capula, commissionate dalla Repubblica di Pisa. Queste avevano il fine di difendere la cittadella da nemici esterni, come gli aragonesi.
La storia racconta che l’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V, le considerava tra le migliori strutture militari d’Europa. Costruite in grossi blocchi calcarei del Colle di Bonaria, si articolano in 4 livelli. Un lato aperto, ospitava una volta soppalchi lignei oggi in parte ricostruiti.
Costruita nel 1305 quella di San Pancrazio è alta 37 metri e domina piazza Arsenale, sede della Cittadella dei Musei. Destinata a controllare l’ingresso settentrionale del Castello, ancora oggi conserva otto feritoie e i vani delle saracinesche. La terrazza panoramica a 130 metri sul livello del mare, è il punto panoramico più alto.
Una volta consolidatosi il domino aragonese, la torre non ebbe più la funzione di porta d’ingresso, e divenne un carcere per secoli. La campana mala suonava per i condannati a morte, simbolo di cattivo presagio.
A questa descrizione, segue quella della seconda Torre Pisana di Cagliari, quella dell’Elefante.
Itinerario per le Torri Pisane di Cagliari, uno spettacolo unico
Le Torri Pisane di Cagliari sono speciali, uno spettacolo che non si vede in altri luoghi. Non sono solo testimonianza di storia, ma son anche cultura e vita cagliaritana da vivere in una vacanza totalmente inedita e inaspettata.

Quella dell’Elefante costruita nel 1307, è più bassa di 7 metri rispetto alla “sorella maggiore”, ma è maggiormente curata nei vari dettagli architettonici che la contraddistinguono. Posta lungo il lato sud-occidentale del Quartiere Castello, ha ovviamente una bellissima scultura raffigurante un elefante, proprio all’ingresso. Ma il nome della torre deriva dall’antica denominazione pisana di Via Stretta: “Ruga Leofantis”.
Pure in questo caso ci furono vari usi, si sono alternate la funzione militare a quella di carcere e persino di deposito. Inoltre, non mancarono spettacoli raccapriccianti, come l’esposizione pubblica delle teste dei condannati per decapitazione.
Per completare il sistema difensivo medievale nel 1322 si realizzò una Terza Torre, quella del Leone o anche nota come dell’Aquila, sul lato Sud della cittadella. Con il corso del tempo fu inglobata dal palazzo Boyl, vicino al Bastione di Saint Remy, uno dei punti panoramici principali.
Cosa bisogna sapere oggi? Oltre al valore storico e architettonico, le Torri Pisane di Cagliari sono avvolte in leggende popolari che raccontano di fantasmi e spiriti dei condannati che non trovano pace. Queste storie insieme al fascino della pietra, hanno un valore inestimabile a livello culturale, soprattutto identificativo di una realtà unica.