Il Sud della Sardegna è pieno di chiese romaniche davvero bellissime, e che vale la pena di visitare: un tour fantastico.
Nel continuare ad esplorare le meraviglie architettoniche della Sardegna non ci si può non soffermare sulle tante chiese romaniche presenti nel Sud dell’isola, una zona splendida non soltanto dal punto di vista paesaggistico, ma anche per le tante cose culturali che ha da offrire.

Lo stile romanico è decisamente dominante in tutta la regione sarda, segno evidente degli sviluppi socio-culturali, ma anche politici, dell’isola; un motivo in più per organizzare un particolare tour alla scoperta di tutte le chiese presenti nel Sud della Sardegna.
Quali sono le tappe assolutamente imperdibili, se ci troviamo nella parte più meridionale dell’isola sarda? Ecco i consigli per un tour veramente indimenticabile, in esplorazione di una regione che, a prescindere dalle splendide spiagge, è capace di regalarci sempre emozioni incredibili.
Le chiese romaniche della Sardegna assolutamente da visitare
A suggerire un particolare itinerario nel Sud della Sardegna è il Club per l’Unesco di Cagliari: nel caso ci si trovi nella parte meridionale dell’isola, va assolutamente visitata la chiesa di Santa Maria di Uta, situata nell’antico villaggio Uta Susu e in provincia di Cagliari. Massimo esempio dell’incontro fra cultura provenzale e tosco-lombarda nell’ambito dell’architettura romanica in Sardegna, la chiesa risale al XII secolo e, oggi, offre ai visitatori la possibilità di vedere il pozzo dell’antico monastero che aveva annesso.

Un’altra chiesa da visitare è la chiesa di San Platano, situata nella periferia di Villaspeciosa: come si intuisce dal nome, questo luogo di culto è dedicato al santo che la tradizione vuole fosse fratello di sant’Antioco di Sulcis, appunto San Platano. Risalente al XII secolo, svettano i conci in calcaree chiaro alternati a blocchetti di pietra scura dell’esterno.
Imperdibile, infine, la chiesa di Santa Maria di Monserrato, di cui vi abbiamo già parlato QUI; eretta alla fine del XIII secolo e intitolata alla Madonna di Monserrat in epoca catalono-aragonese, fu cattedrale per l’antica diocesi di Sulci, prima che la sede fosse abbandonata per le continue invasioni saracene.
Un tour decisamente affascinante, che permette di immergersi nella cultura artistico-architettonica del luogo, oltre che nell’evoluzione della fede cristiana nel territorio della Sardegna meridionale. Per altri approfondimenti sui luoghi di culto di tutta l’isola, sulle curiosità a questi collegati e sulle particolarità artistiche e architettoniche, vi invitiamo a continuare a seguire i nostri articoli!