La spugna della doccia è l’oggetto più sporco con cui la pelle entra a contatto: per continuare ad utilizzarla in sicurezza è essenziale seguire 5 regole importanti.
Durante la giornata la doccia o il bagno rappresentano dei momenti di puro benessere. La prima, più sbrigativa e pratica, per chi va sempre di fretta. La seconda, per chi ama concedersi qualche ora di relax dopo una giornata stressante.

Un vero e proprio rito che si è arricchito sempre più di attenzioni. Dall’uso di saponi profumati e petali di rosa, agli oli e i sali da bagno. Il tutto coronato da un’atmosfera accogliente in bagno creata con candele e musica zen.
Qualunque sia il proprio metodo preferito, l’obiettivo primario resta sempre quello di lavare il proprio corpo. Nessuno può fare a meno delle spugne. Dalle classiche naturali a quelle sintetiche, fino alle più moderne in versione retina. In commercio se ne trovano per tutti i gusti e per ogni esigenza, ma anche le migliori andranno sempre incontro allo stesso problema.
Al contrario di quanto si possa pensare, pur essendo a contatto con shampoo e bagnoschiuma, le spugne si trasformano dopo qualche uso in un ricettacolo di germi e batteri. Il motivo è facilmente comprensibile. Si tratta di un oggetto che cattura cellule morte e residui, costantemente sottoposto all’umidità.
Proprio per questo diventa il terreno ideale per la proliferazione di funghi e muffe. Un serio pericolo per la pelle, che entrandovi a contatto potrebbe sviluppare infezioni. Usare le spugne in sicurezza è possibile, seguendo 5 regole imprescindibili.
Come usare correttamente la spugna per doccia: le regole per evitare i rischi
Le spugne più morbide e delicate donano alla pelle una sensazione di diffuso benessere sotto la doccia. Eppure potrebbero essere delle vere e proprie minacce per la salute. É essenziale perciò stabilire una routine semplice ed efficace in grado di bloccare lo sviluppo dei batteri.

Innanzitutto è importante limitare il loro uso. Una spugna non dovrebbe essere utilizzata più di due o tre volte alla settimana. Questo eviterà l’eccessiva esfoliazione della pelle e il danneggiamento del materiale. Entrambi i fattori potrebbero favorire la diffusione dei germi.
É altrettanto essenziale assicurarsi di idratare bene la pelle dopo aver usato una spugna esfoliante. Una buona crema o un olio contribuiranno a rendere la pelle morbida e meno soggetta a potenziali pericoli.
Ovviamente è imprescindibile non usare la spugna su croste e ferite. Essendo potenzialmente un veicolo di batteri, questa non deve mai entrare in contatto con la pelle aperta.
Limitare il pericolo batteriologico sulla spugna è possibile, se ci si impegna a sciacquarla bene e a farla asciugare completamente dopo ogni utilizzo. É preferibile conservarla in un luogo non esposto all’umidità.
Infine, una semplice azione di pulizia periodica può essere di grande aiuto. É possibile disinfettare facilmente la spugna immergendola in una soluzione a base di detergente antibatterico o di candeggina delicata. Ripetere il lavaggio almeno una volta alla settimana permetterà di usare la spugna molto più a lungo.