Se il gatto transita in aree condominiali (scale, portone, ecc): devi pagare il risarcimento: nuova dura normativa

Gatti liberi nei condomini: quando scatta la responsabilità oggettiva del proprietario per danni a vicini e spazi comuni

Se il tuo gatto gira libero per le scale del condominio o si intrufola nel terrazzo del vicino, potresti essere condannato a pagare un risarcimento. Lo ha stabilito di recente il Tribunale di Pescara con la sentenza n. 33 del 12 aprile 2025, che chiarisce come il proprietario di un animale domestico sia responsabile oggettivamente dei danni causati dal gatto, anche quando l’animale si muove in libertà.

Gatto e vaso rotto
Se il gatto transita in aree condominiali (scale, portone, ecc): devi pagare il risarcimento: nuova dura normativa – chieseromanichesardegna.it

In particolare, nel caso in questione, la proprietaria di alcuni gatti è stata condannata a versare 1.500 euro a titolo di risarcimento danni per le continue incursioni degli animali nella proprietà altrui, con conseguenti deiezioni, odori sgradevoli e deterioramento delle piante.

Il principio cardine alla base della decisione è l’art. 2052 del codice civile, che prevede una responsabilità oggettiva del proprietario dell’animale. Questo significa che il danno provocato da un gatto non sorvegliato ricade direttamente su chi lo possiede, a meno che non venga dimostrata l’esistenza di un evento eccezionale, imprevedibile e inevitabile (cosiddetto caso fortuito) che interrompa il nesso tra l’animale e il danno subito.

Gatti nei condomini: cosa dice la legge?

La legge non vieta la presenza di animali domestici nelle proprietà private, come chiarito dall’art. 1138 c.c., modificato dalla L. 220/2012. Tuttavia, ciò non significa che gli animali possano muoversi liberamente negli spazi comuni o nelle proprietà altrui. Il regolamento condominiale può stabilire norme per la convivenza civile e imporre restrizioni sulla circolazione di gatti liberi nel condominio, soprattutto se ne deriva un danno ad altri condomini.

Gatto sulle scale
Gatti nei condomini: cosa dice la legge – chieseromanichesardegna.it

Nel caso affrontato dal giudice, è stato dimostrato che i gatti entravano ripetutamente nei terrazzi della vicina, sporcando e rendendo l’ambiente insalubre, con gravi conseguenze sulla salute della condomina, affetta da asma cronica. La proprietaria degli animali, pur sollecitata, non ha adottato alcuna misura per contenerli o limitarne i movimenti. Nessuna barriera, nessun controllo. Solo rassicurazioni senza seguito.

Quando si parla di responsabilità oggettiva del proprietario dell’animale, bisogna ricordare che non serve dimostrare una colpa o un dolo. Basta il fatto che l’animale ha causato un danno. Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale agire con attenzione e adottare le necessarie precauzioni. Eccone alcune:

  • Installare reti o barriere nei punti da cui il gatto potrebbe fuggire;
  • Evitare di lasciare finestre o balconi aperti senza controllo;
  • Informare i vicini e collaborare in caso di problemi;
  • Raccogliere eventuali deiezioni lasciate negli spazi comuni.

In sintesi, anche se può sembrare naturale lasciare che un gatto si muova liberamente, i danni causati dal gatto possono comportare conseguenze legali non trascurabili. Se il tuo gatto disturba, sporca o danneggia le proprietà altrui, rischi di dover risarcire i vicini, come nel caso esaminato. Meglio prevenire e garantire una serena convivenza condominiale.

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