Irripetibile esperienza al Castello di Medusa in Sardegna, consigli per andarci e specialità che lo rendono unico.
Ci sono luoghi bellissimi nel mondo, ma quasi nessuno conosce la storia del Castello di Medusa in Sardegna. Che la Regione sia una perla non si discute, ma questo luogo è indimenticabile.

Sorge su una collina di granito color rubino alta 50 metri, è una posizione strategica presso la foce del Rio Girasole nel Comune di Lotzorai in Ogliastra. L’origine dei basamenti è fenicia, proprio questi confermano l’importanza che aveva il luogo in antichità. Per dei documenti storici, originariamente quest’area era dedicata al culto, in età nuragica e fenicia, poi divenne una fortezza punica e presidio militare romano.
Nel Dizionario geografico nel 1841, Vittorio Angius diceva che il castello sorgesse sui ruderi di un tempio punico romano. Ma il castello vero fu costruito dai giudici del Giudicato di Cagliari nel XIII secolo, una testimonianza medievale di rilevanza. Denominato Ogliastri Castrum, probabilmente prendendo il nome dalla roccia su cui sorgeva.
Tra Gallura e Cagliari si erge un’architettura strategica anche politicamente oltre che militarmente per controllare gli attacchi via terra e mare. Nel XV secolo questo castello fu distrutto dagli Aragonesi che partirono alla conquista dell’isola. Nel 1363 unirono il borgo del castello di Medusa alla Contea di Quirra infeudata ai Carròz.
Nel 1557 era ancora in buone condizioni quando Guglielmo Raimondo Carròz lo donò al figlio, Ludovico. Com’è oggi?
Consigli per visitare il Castello di Medusa in Sardegna
Sono tante le leggende che animano questo posto. C’è quella dell’amore impossibile tra la Principessa spagnola della Navarra e un servo, il padre contrario la rinchiuse nella torre, lei fuggì e partì per il mare con il suo innamorato. Non mancano passaggi sotterranei segreti nelle storie narrate, come quello che attraverserebbe il Paese Lotzorai per raggiungere il fiume, tunnel per la fuga immediata dal pericolo.

Oggi ne restano dei ruderi coperti da un manto di vegetazione mediterranea. La struttura occupa 250 metri quadrati ed è alta 6 mesi, ci sono sia le mura che la facciata est, ed anche una stanza con il soffitto ad arco e l’intonaco bianco.
Attorno c’è una cortina muraria dove si trova un torrione pentagonale irregolare che ingloba la maggior parte della roccia. Ma perché si chiama Medusa? C’è un altro mistero.
Secondo la storia più diffusa, Medusa era la bellissima figlia del Re Forco sovrano dell’isola nel 153 a.C., che riuscì a sedurre Poseidone, il Dio del Mare. Atena ingelosita, la trasformò in un mostro dalla capacità di pietrificare con uno sguardo, dando origine al mito della gorgone con i serpenti al posto dei capelli.
Tra le cime del Gennargentu e il Mar Tirreno c’è tutto questo, uno dei luoghi più suggestivi. Ci sono siti archeologici come le nuraghe Orzudeni, i reperti del bosco di Su Padentinu, e le domus de janas di Su Tancau-sa Murta.
Si può visitare tutto l’anno, ma la mattina presto e il tardo pomeriggio lo spettacolo è una meraviglia per gli occhi.