A molti potrà sembrare incredibile, ma nell’ultimo periodo in Sardegna sono state notate alcune creature che tutti credevano scomparse in via definitiva. Ecco di cosa si tratta.
Osservare in maniera critica, ma soprattutto con una curiosità che non dovrebbe mai mancare il territorio in cui viviamo può essere importantissimo. Questo può essere tipico sia degli studiosi del settore, intenzionati a mettere in evidenza eventuali novità, anche inaspettate, ma anche semplicemente di quelli che possono essere definiti “comuni mortali”.

Che possono essere interessati ad approfondire le proprie conoscenze e a mettere in evidenza qualcosa di inusuale, esattamente come sta accadendo nell’ultimo periodo in Sardegna.
La sensazione che in tanti hanno provato è però soprattutto quella tipica di quando si riceve sorpresa, visto che ci si è trovati davanti a qualcosa su cui probabilmente nessuno avrebbe scommesso. In alcune zone dell’isola, infatti, c’è chi ha avvistato alcune creature che praticamente tutti credevano scomparse in via definitiva da secoli, forse però la realtà potrebbe essere differente.
Una scoperta sensazionale in Sardegna
Ma quale sarebbe questa scoperta che ha lasciato completamente di stucco le persone che ne sono state protagoniste? Si tratta di tracce fossili che hanno fatto pensare alla presenza di dinosauri, creature che sarebbero ormai ritenute estinte da migliaia di anni e che nessuno di noi ha mai avuto modo di vedere da vicino, se non attraverso le immagini pubblicate sui libri di storia.

Il rinvenimento è avvenuto nelle campagne di Baunei, in Ogliastra, durante le riprese di un documentario sul paesaggio geomorfologico dell’Isola, mentre erano in corso le riprese di un documentario sul paesaggio geomorfologico sardo. Determinante è stata la testimonianza dell’equipe scientifica composta dai professori Antonio Assorgia, Sergio Ginesu e Stefania Sias, già docenti delle Università di Sassari e Cagliari.
Le impronte erano presenti in rocce risalenti al Giurassico e sono risultate appartenenti a un dinosauro teropode, che fino a questo momento nessuno pensava potesse trovarsi nel nostro Paese. Le analisi effettuate successivamente hanno permesso di capire che quelle orme appartenevano a un bipede, abituato a spostarsi su tratti di costa caratterizzati da aree palustri e soggette a maree.
Si è poi riusciti anche a individuare il periodo di vita dell’animale, risalente al Giurassico medio, circa 165 milioni di anni fa. Gli studiosi hanno chiamato il dinosauro Bibi: era infatti, secondo quanto riferito dall’Ansa, il primo dinosauro femmina della Sardegna, anche se gli esperti non hanno voluto spiegare come siano riusciti ad arrivare a queste conclusioni.
“Possiamo essere in grado di ricostruire la taglia, le dimensioni e anche la velocità con cui si muoveva il teropode” – sono le parole di Marco Zedda, medico veterinario dell’Università di Sassari consultato in qualità di paleontologo dagli scopritori e da varie testate locali che hanno ripreso la notizia. Si parla per ora di ipotesi romantica, ma certamente si cercherà di saperne di più per soddisfare la propria curiosità.