Non ti hanno avvisato che con il caldo alcuni medicinali non fanno più effetto? Ecco con quali devi stare attento.
Sappiamo che il periodo estivo per quanto sia amato da chi non vede l’ora di fare un po’ di vacanze può rivelarsi duro a livello di salute. Per gli anziani e i bambini il pericolo di un’insolazione o di disidratarsi si fa alto, e nelle ore più calde è poco raccomandabile uscire di casa a tutti. Ma oltre a questi rischi c’è un altro problema che i medici e i farmacisti conoscono bene.
Sappiamo bene che il caldo e la luce del sole intensa sono nemici della conservazione di diversi cibi. Frutta, verdura e formaggi vanno infilati in frigo appena si torna a casa se non si vuole che vadano a male nel giro di poche ore. Allo stesso modo però questi due fattori hanno ripercussioni sui principi attivi di alcuni farmaci, rendendoli inefficaci o anche pericolosi.
Se con la spesa siamo attenti tendiamo a preoccuparci meno di lasciare in auto sotto il sole gli acquisti fatti in farmacia. Purtroppo però una simile leggerezza può costare cara nel momento in cui si ha bisogno di un medicinale e non si ottengono gli effetti sperati. Con alcuni in particolare bisogna stare attenti.
Quali medicinali vanno tenuti al fresco secondo gli esperti
La lista dei farmaci che risultano sensibili alle alte temperature è stata elaborata dall’Aifa allo scopo di tutelare chi ne fa uso. Tra questi troviamo alcuni degli antibiotici più utilizzati, che se tenuti troppo a lungo in un ambiente caldo possono sviluppare composti tossici. Assumerli diventa così molto pericoloso in particolare per la salute del fegato e dei reni.
Un altro medicinale che va tenuto in un luogo che rimanga fresco è l’iniettore di insulina per i diabetici. Quando si inizia a usare una cartuccia nuova la si può tenere a temperatura ambiente per circa un mese, ma finché questa è nuova va conservata in frigo. Se la si tiene in un posto caldo o in uno zaino esposto al sole diverrà inefficace e inizierà a cambiare colore.
Problemi dovuti all’esposizione ai raggi solari si possono verificare anche con gli analgesici, come l’ibuprofene o l’aspirina. Pur non diventando tossici perdono il loro potere antidolorifico risultando inefficaci. La cosa migliore è comprarne di nuovi, senza provare ad alzare il dosaggio.
