E’ stata una cattedrale ed è ancora oggi una chiesa bellissima: alla scoperta di Santa Maria di Monserrato, ultimo esempio del Medioevo.
Continua il nostro percorso tra le chiese più importanti e famose della Sardegna, un territorio che ha decisamente molto da offrire in termini di patrimonio artistico e culturale, testimonianza di diverse correnti artistiche nel corso dei vari secoli.
Questa volta, il focus è tutto su una chiesa meravigliosa, scelta a lungo come sede vescovile: oggi, l’edificio si presenta in tutta la sua bellezza, risultando tra l’altro l’ultimo baluardo di cultura medievale nel paese. Inutile quindi dire come la Santa Maria di Monserrato, a Tratalias, sia davvero una tappa obbligata per gli appassionati d’arte che visitano il Sud della Sardegna.
Ma qual è la storia di Santa Maria di Monserrato, perché non è più sede vescovile e quali sono le sue caratteristiche? Tutte le curiosità sull’ex-cattedrale di Tratalis, un luogo di culto importantissimo per tutta la regione e un edificio dall’indubbia bellezza artistica.
Santa Maria di Monserrato, situata nel piccolo centro del Sulcis, nel sud-ovest dell’Isola, è stata eretta nel XIII secolo, in un lungo percorso di costruzione tra il 1213 e il 1282. Intitolata durante il periodo catalano-aragonese alla Madonna di Monserrat, è stata per circa tre secoli sede vescovile; a causa delle continue invasioni saracene, il vescovo decide di trasferirsi a Tratalias. La chiesa è costruita in stile pisano, risultando un pieno esempio architettonico tardo-romanico; la struttura della chiesa propone un edificio imponente, lungo trentadue metri e a pianta rettangolare, diviso in tre navate. L’abside, orientata verso nord-ovest è semicircolare.
All’interno, sia per la struttura architettonica che per il materiale utilizzato (la pietra) i visitatori si trovano immersi in un’atmosfera decisamente austera; la navata centrale e le due laterali sono illuminate da monofore, mentre la struttura è sorretta da pilastri sormontati da archi. La chiesa di Santa Maria di Monserrato, come riporta anche Sardegnaturismo, è visitabile insieme al museo del territorio trataliese, situato nella stessa piazza e che, grazie a documenti e ricostruzioni, immerge nella Tratalias antica.
L’ex-cattedrale è stata infatti costruita nel pieno della villa medievale di Tatalia, risultandone l’ultimo edificio ancora oggi visitabile. Il paese abbandonato nel corso del XX secolo a causa di infiltrazioni e cedimenti nel terreno, è stato rifondato su un territorio poco distante dalla chiesa. Un edificio meraviglioso, ricco di fascino e di storia, assolutamente da visitare!
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