Quasi 50.000 euro per te e per la tua casa. Non è un sogno, può succedere davvero. Ti sveliamo come fare.
Puoi acquistare casa oppure ristrutturare la tua con un aiuto importante da parte dello Stato. Un altro incentivo che viene incontro alle esigenze delle famiglie.

Il Bonus Ristrutturazione, o Bonus casa, è un’agevolazione fiscale destinata a tutti coloro che intendano effettuare interventi di ristrutturazione edilizia. L’aiuto dallo Stato non è da poco: prevede una detrazione dall’Irpef pari al 50% delle spese sostenute per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
L’agevolazione riguarda le spese sostenute nel corso dell’anno per interventi effettuati su singole unità immobiliari residenziali e su parti comuni di edifici residenziali. Sono esclusi gli edifici a destinazione produttiva, commerciale e direzionale. L’importo massimo della detrazione per le spese sostenute è quindi pari a 48.000 euro; la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Bonus Casa: chi può richiederlo
Il bonus può essere richiesto non solo dai proprietari o dai titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori, ma si estendono anche a chi detiene diritti reali o personali sugli immobili interessati dai lavori e ne copre le spese.

Il bonus spetta a proprietari o nudi proprietari; titolari di diritti di godimento come usufrutto, uso, abitazione o superficie; locatari o comodatari; soci di cooperative (divise e indivise); imprenditori individuali (per immobili non classificati come beni strumentali o merce); soggetti definiti nell’articolo 5 del Tuir che generano reddito in forma associata. La detrazione è concessa anche a chi, pur sostenendo le spese e risultando beneficiario di bonifici e fatture, rientra nelle seguenti categorie:
Familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado); coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge; convivente non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016. La detrazione è valida anche se le autorizzazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile. Anche coloro che eseguono personalmente i lavori sull’immobile, possono richiedere la detrazione, ma solo per le spese sostenute per l’acquisto dei materiali utilizzati.
La detrazione spetta anche nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedano entro diciotto mesi dal termine dei lavori alla successiva assegnazione dell’immobile.
Se acquisti una casa da un’impresa che ha ristrutturato l’immobile, puoi detrarre dall’IRPEF il 50% del 25% del prezzo di acquisto (comprensivo di IVA), sempre con un tetto massimo di 96.000 euro per unità abitativa. Anche qui, la detrazione massima ottenibile è di 48.000 euro, suddivisa in 10 anni.