Puoi recuperare anche le detrazioni degli anni scorsi: trucco formidabile per gli scontrini dimenticati

Si possono recuperare le detrazioni degli anni precedenti in questo modo: ecco come fare con gli scontrini dimenticati.

Nel corso dell’anno, un comune contribuente si trova a dover sborsare una cifra piuttosto importante per le tasse, sia sulla sua attività lavorativa che, ad esempio, sulla casa, sull’auto e via dicendo; le spese mensili non mancano di certo, soprattutto se si ha una famiglia numerosa.

scontrini e banconote di euro arrotolate
Puoi recuperare anche le detrazioni degli anni scorsi: trucco formidabile per gli scontrini dimenticati – chieseromanichesardegna.it

Fortunatamente, è in vigore in Italia un sistema che permette di rientrare di qualche spesa grazie alle detrazioni fiscali: ci sono infatti degli esborsi (dalla scuola alla salute, fino a tanti altri ambiti) che vengono considerati idonei affinché, nella dichiarazione dei redditi, contribuiscano a far diminuire il valore totale delle tasse da pagare.

Ovviamente, le spese effettuate e che rientrano nella materia delle detrazioni fiscali devono essere certificate: ma cosa succede, ad esempio, se ci si scorda di dichiarare qualche scontrino nel 730? Fortunatamente, è possibile recuperare anche le detrazioni degli anni precedenti: a rivelarlo è una nuova ordinanza della Cassazione.

Detrazioni fiscali, la Cassazione si esprime sul recupero degli anni precedenti

Quando si effettua la dichiarazione dei redditi è meglio stare attenti a non dimenticare nulla, ma nel caso in cui alcuni scontrini non siano stati aggiunti negli anni precedenti, è ancora possibile rimediare all’errore. Con l’ordinanza 14889 del 28 maggio 2024, infatti, la Corte di Cassazione (come ricorda anche Il Giornale in un suo articolo) ha chiarito come il contribuente abbia comunque il diritto a beneficiare delle detrazioni, anche se le ricevute non siano state inserite nella dichiarazione originaria: l’unico vincolo è che le spese vengano certificate con una dichiarazione integrativa, presentata secondo i tempi e le modalità stabiliti.

modulo del 730
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Il contribuente, secondo quanto previsto dalla legge, può integrare la propria dichiarazione fino al 31 dicembre del quinto anno successivo all’invio della dichiarazione; in sostanza, quindi, anche se si sbaglia a compilare la dichiarazione, entro i termini stabiliti si può inviare un’integrazione e quindi beneficiare delle detrazioni fiscali. Per farlo, basta utilizzare il modello Redditi, barrando l’apposita casella relativa alla dichiarazione integrativa.

In questo modulo, è possibile o correggere un errore scoperto spontaneamente o, in alternativa, rispondere a quanto chiesto dall’Agenzia delle Entrate; si può quindi sia sanare qualcosa che ci si è dimenticati sia correggere un precedente errore ristabilendo la propria posizione, nel caso in cui magari qualche dichiarazione sbagliata abbia portato ad un’alterazione del reddito e al conseguente beneficio di qualche bonus e via dicendo.

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