Provano a truffarlo ma se ne accorge e “truffa” lui i ladri

Un tentativo di truffa studiato nei minimi dettagli ma sventato da un cittadino ancora più scaltro dei malviventi: l’uomo ha fatto cadere in trappola i suoi stessi truffatori.

Chi la fa l’aspetti, si diceva un tempo. E la storia che vi racconteremo a breve ne è un chiaro esempio. Un gruppo di malviventi, nel tentativo di truffare un cittadino, sono stati a loro volta truffati dalla loro vittima. L’uomo, avendo intuito il tranello, ha giocato un brutto tiro ai truffatori.

automobile dei Carabinieri
Provano a truffarlo ma se ne accorge e “truffa” lui i ladri/chieseromanichesardegna.it

Ogni giorno sappiamo che, da quando ci svegliamo fino a quando non andiamo a dormire, saremo bersagliati da sms truffaldini, messaggi su WhatsApp in cui emeriti sconosciuti ci chiedono di poterci contattare per non si sa quale motivo, email di phishing e magari anche finti postini che vengono a consegnarci finte raccomandate.

Insomma ogni giorno noi cittadini siamo le esche perfette per migliaia di malviventi che vogliono mettere le mani sui nostri beni e sui nostri soldi. Molti di noi, purtroppo, cadono in trappola e perdono tutto. Fortunatamente non sempre è così. Un uomo da potenziale vittima è diventato lui stesso il truffatore: avendo capito l’inganno ha teso una trappola ai malviventi i quali ci sono cascati in pieno.

Capisce l’inganno e truffa i suoi truffatori

Da potenziale vittima ad abile truffatore dei ladri: la storia del signor Giorgio, un imprenditore che tratta beni di lusso, è davvero curiosa. Vediamo come ha fatto cadere in trappola i malviventi.

Il signor Giorgio, un imprenditore italiano che, da parecchi anni, lavora in Svizzera, non si è lasciato ingannare e, da abile venditore quale è da anni, ha subito capito che quelli con cui aveva a che fare non erano veri clienti ma solo truffatori. Un gruppo di sedicenti clienti lo ha contattato dicendo di voler acquistare una Ferrari più un certo quantitativo di orologi di lusso. Fin qui nulla di strano. La cosa strana è che volevano pagare tutto in contanti.

mano di uomo con grande anello al dito e orologio di lusso al polso
Capisce l’inganno e truffa i suoi truffatori/chieseromanichesardegna.it

Vengo contattato telefonicamente il 24 febbraio da quello che si è definito un intermediatore. Un uomo che dalla voce poteva avere sui 30 anni, che oltre a dirmi di voler acquistare l’auto per conto del suo facoltoso superiore, mi chiede se avessi a disposizioni orologi di lusso da poter vendere…” – ha spiegato l’imprenditore il quale, nei giorni seguenti, ha incontrato a Milano questi presunti acquirenti, prima in un bar e poi in un ristorante.

Al terzo incontro a Milano avviene, finalmente, lo scambio: il signor Giorgio consegna diverse scatole di orologi e i “clienti” uno zainetto con dentro diverse banconote che, poco prima erano state mostrate in modo che l’imprenditore vedesse che erano autentiche. Ma, non si sa come, una volta andati via, con qualche abile mossa lo zainetto è stato scambiato e il venditore si è trovato con tante banconote fasulle con la scritta “Fac Simile”: cartastraccia praticamente.

Quello che i truffatori non sapevano, però, è che il signor Giorgio aveva fiutato l’inganno e, per questo, aveva già contattato i Carabinieri e aveva nascosto un AirTag all’interno di una delle scatole degli orologi. Pertanto rintracciare i malviventi è stato facilissimo. Dove avevano portato la merce? In un campo Rom dove i Carabinieri hanno trovato sacchi pieni di euro, dollari e sterline per un totale complessivo di circa 10 milioni.

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