Precari: arriva il rimborso da 6.600 euro “lo prendiamo al volo ma le ingiustizie restano”

Ferie non godute: un dibattito lungo una vita. Che cosa succede a chi non usufruisce in nessun modo dei giorni maturati.

Il lavorio precario purtroppo è ancora una realtà nonostante gli sforzi di governi e sindacati per porre fine a questa situazione che in alcuni casi diventa drammatica. E poi c’è la questione dei permessi non goduti, qualcuno spesso ne approfitta, e non sono i lavoratori.

ragazzi festeggiano con mani in alto a lavoro
Precari: arriva il rimborso da 6.600 euro “lo prendiamo al volo ma le ingiustizie restano” – chieseromanichesardegna.it

C’è da guardare anche molto in alto quando si parla di abusi contrattuali, inconsapevoli o meno. Parliamo di un lavoratore precario, ma non uno qualsiasi. O meglio, il datore di lavoro non è proprio uno qualsiasi perché parliamo del Ministero dell’istruzione. Un docente che continua ad avere incarichi annuali il 30 giugno e non è dipendente a tempo indeterminato. Ma non è nemmeno questo il problema.

Il problema che ha messo di fronte un giudice e il Ministero, riguarda le ferie non godute. Parliamo di 4 anni scolastici dal 2019 al 2024. Una sentenza che può rappresentare un precedente rilevante per migliaia di insegnanti precari, che potrebbero agire legalmente per ottenere il riconoscimento economico delle ferie non godute, soprattutto in assenza di un’informativa chiara da parte dell’amministrazione scolastica.

Indennità per i lavoratori precari: le ferie non godute

Il Tribunale del Lavoro di Napoli, con sentenza n. 5399/2025 del 2 luglio, ha condannato il Ministero dell’Istruzione al pagamento di 6.680,84 euro in favore di un docente precario con pluriennale servizio.

insegnante alla lavagna
Indennità per i lavoratori precari: le ferie non godute – chieseromanichesardegna.it

Il giudice ha riconosciuto il diritto all’indennità sostitutiva delle ferie non godute, maturate ma mai fruite durante i quattro anni scolastici. Nella motivazione della sentenza, il Tribunale ha chiarito che non è legittimo considerare automaticamente in ferie i docenti non di ruolo, in mancanza di una richiesta formale del lavoratore o di un provvedimento specifico del dirigente scolastico. Inoltre, è responsabilità del datore di lavoro informare il docente del diritto a fruire delle ferie e metterlo in condizione di esercitarlo.

Il calcolo dell’indennità è stato effettuato sulla base del CCNL Scuola e della Circolare MIUR n. 244/1999, tenendo conto dei giorni di ferie e delle festività soppresse maturati e mai recuperati. La decisione del Tribunale si colloca in un quadro giurisprudenziale sempre più favorevole ai lavoratori precari della scuola. I precari sono spesso soggetti a trattamenti discriminatori rispetto ai colleghi di ruolo. La pronuncia ribadisce che, in deroga al principio generale del divieto di monetizzazione delle ferie, i docenti a tempo determinato hanno diritto all’indennizzo in caso di mancata fruizione. E ciò anche in assenza di proroghe contrattuali o richieste specifiche.

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