Chiesa di San Pietro di Bosa, qual è la verità sul suo nome: questa struttura religiosa si chiama così per un motivo preciso.
Bosa è un comune italiano di oltre 7 mila abitanti, della provincia di Oristano, in Sardegna. Qui sono stati eretti numerosi edifici religiosi e ancora oggi molte strutture continuano ad animare l’ambiente urbano. Vi è, per esempio, la Concattedrale dell’Immacolata Concezione, ovvero il duomo della città, che si fa notare per i suoi interni barocchi. La zona esterna è caratterizzata da due cupole coperte di maioliche colorate e dal campanile in arenaria rossa.

È possibile visitare la chiesa Palatina di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, dove gli affreschi presentano numerosi messaggi biblici. Gli autori di queste testimonianze sono ignoti, anche se, secondo alcuni studiosi potrebbero essere ricondotti alla scuola italiana. Tra i tanti edifici religiosi eretti a Bosa, si fa notare la Chiesa di San Pietro, che si chiama così per un motivo preciso.
Bosa, perché la Chiesa di San Pietro ha questo nome: c’è una lunga storia dietro
In Sardegna è possibile visitare alcune tra le chiese più belle d’Italia. Qui, precisamente a Bosa, c’è un edificio religioso, intitolato a San Pietro, che figura tra le più antiche chiese romaniche della regione. Si trova nella località campestre di Calameda e in passato fu cattedrale della diocesi di Bosa. Il fatto che la cattedrale bosana sia intitolata a San Pietro è collegata alla decisione di Costantino de Castra, primo vescovo della città di cui si hanno notizie.

La sua scelta potrebbe essere intesa come segno di schieramento a favore del pontefice romano, in seguito allo scisma ortodosso del 1054. Infatti, da quanto si apprende grazie ad una lettera di papa Gregorio VΙΙ, Costantino fu impegnato personalmente nella propaganda filo-occidentale. Questa chiesa è stata, successivamente, anche riconosciuta con la doppia intitolazione ai santi Pietro e Paolo. Si tratta comunque di una consacrazione non originaria.
Questa dedica è stata fatta per la presenza nella chiesa delle statue dei due santi. La struttura della chiesa di San Pietro di Bosa ha una facciata a capanna composita, prospetto che può essere attribuito al maestro Anselmo da Como. È in trachite rossa locale, scandita da tre archi, che poggiano su quattro semipilastrini, e quelli ai fianchi invece si formano dai due pilastri laterali. Sui semipilastri e nelle paraste d’angolo ci sono quattro doccioni, che formano un tetramorfo, ovvero una raffigurazione iconografica costituita da quattro elementi. In questo caso rappresentano gli evangelisti.