Perché è stata costruita la chiesa di San Gavino: spunta una misteriosa leggenda

Chi e perché ha costruito la Chiesa di San Gavino: intorno a questa struttura circola un’antichissima leggenda.

Le chiese hanno una storia che spesso è legata al santo di cui portano il nome. Nella maggior parte dei casi sono state realizzate in loro onore, forse perché hanno vissuto un lungo o un breve periodo in quel posto, o hanno passato dei momenti significativi legati a quella determinata struttura. Proprio per questo all’interno, quasi sempre, è possibile trovare dipinti e sculture che si collegano alla vita del santo.

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Perché è stata costruita la chiesa di San Gavino: spunta una misteriosa leggenda (chieseromanichesardegna.it)

In Sardegna ci sono numerosi edifici religiosi, molti costruiti in stile romanico, tanti altri invece appartengono a gusti differenti, come quello barocco. È impossibile non apprezzare la struttura interna, così come quella esterna, che spesso si presenta in maniera imponente. Tra le tante chiese sarde oggi parliamo della Chiesa di San Gavino che, come molti abitanti del posto già sapranno, nasconde una misteriosa leggenda.

Chiesa di San Gavino, cosa narra la leggenda: c’è una misteriosa storia sulla nascita di questa struttura

Nelle terre della Sardegna, tra le numerose chiese, si fa notare quella di San Gavino, situata a Porto Torres, un comune italiano con circa 20 mila abitanti. Nota anche come San Proto e San Gianuario, è la chiesa romanica più grande dell’isola. Secondo una leggenda riportata dal Condaghe di San Gavino, Gonnario Comita- secondo cronache inaffidabili sarebbe stato il primo giudice di Arborea- fu spinto a costruire la cattedrale in seguito ad un sogno in cui gli apparve San Gavino.

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Chiesa di San Gavino, cosa narra la leggenda: c’è una misteriosa storia sulla nascita di questa struttura (chieseromanichesardegna.it)

Egli era a letto, malato di lebbra, e il santo gli avrebbe detto di costruire in suo onore una chiesa a Monte Angellu, di trovare i corpi dei martiri turritani sepolti a Balai e di inumare le loro spoglie nel nuovo monumento che avrebbe poi realizzato. Successivamente, dopo la costruzione della chiesa di San Gavino, proseguita sotto Torchitorio Barisone de Lacon-Gunale, Comita sarebbe guarito. Un leggenda che, nonostante gli anni che ha attraversato, continua ad essere forte ancora oggi.

La basilica si presenta come un unico ambiente, la navata centrale è molto più alta delle due laterali e i capitelli sono per la maggior parte di epoca romana. Vi è poi un catafalco, ovvero un’impalcatura in legno, del diciassettesimo secolo, dove vi sono le statue policrome dei santi martiri Gavino, Proto e Gianuario. Vi sono inoltre, entrando dalle navate laterali, l’anticripta e la cripta, in cui sono conservati i sarcofagi romani, contenenti le reliquie dei martiri turritani.

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