Sai che per produrre il burro ormai il latte potrebbe ormai essere superfluo? Si può produrre letteralmente dal niente.
In cucina il burro torna utile se non essenziale in molte preparazioni, dal risotto ai dolci visto che è l’ingrediente base di molti impasti. In frigo quindi non deve mancare e sapendo che deriva dal latte degli allevamenti ci si sente tranquilli ad acquistarlo al posto di surrogati come la margarina. Spesso però non ci si rende conto di quanto poco sostenibile sia la sua produzione.

Questo dettaglio in effetti vale per gli allevamenti di bovini in generale, un problema di cui si parla spesso. Crescere i vitelli e prendersi cura delle mucche da latte richiede prima di tutto grandi quantità di mangime, che deriva da campi adibiti esclusivamente a questo fine. Per di più gli allevamenti consumano molta acqua sia per far bere gli animali che per la pulizia delle stalle.
Per questi motivi ci si sente spesso incoraggiare verso l’acquisto di prodotti di origine vegetale, il che però comporta diverse rinunce. Nel caso del burro se non altro pare che non serva per forza farlo sparire dalla dispensa. Esiste infatti un’azienda che ha trovato il segreto per produrlo senza usare neanche una goccia di latte.
Come ricavare il burro in modo sostenibile
Pensare di ricavare cibo dall’aria sembra una fantasia da bambini, eppure sembra proprio che una startup lo abbia reso possibile. Stiamo parlando di Savor, fondata a San Jose in California tre anni fa e che da poco è riuscita a lanciare sul mercato il “burro senza burro”. Il nome del prodotto è emblematico perché è stato prodotto senza usare né grassi animali né olii vegetali.

Gli ingredienti utilizzati e fatti reagire in laboratorio infatti non sono altro che anidride carbonica e idrogeno. In effetti sono entrambi elementi che troviamo nella formula molecolare dei grassi, semplicemente non si è mai pensato di partire dai gas per ricavarli. Grazie a questa tecnica si passa da 14 kg di anidride carbonica per chilo di burro a meno di un grammo.
Per dare al “burro d’aria” aspetto e sapore simili a quello che compriamo il prodotto si addiziona con sale, acqua e betacarotene. Quest’ultimo ingrediente torna utile come colorante in quanto conferisce al prodotto la colorazione giallo pallido a cui siamo abituati. Già diversi chef hanno voluto provare questo burro, notando che sembra identico a quello classico.