Tra qualche giorno partirà l’erogazione delle pensioni di giugno: le date di pagamento previste e la nuova trattenuta per alcuni pensionati.
Mancano meno di due settimane al pagamento delle pensioni di giugno. L’Inps, come di consueto, avvierà l’erogazione degli assegni nel primo giorno bancabile del mese, ma a giugno gli accrediti arriveranno con un leggero ritardo rispetto ai ratei precedenti.
Nel frattempo, i pensionati potranno consultare il cedolino della pensione che a breve sarà disponibile sul portale online dell’Istituto di previdenza sociale. Nel documento alcuni pensionati troveranno una nuova trattenuta che farà abbassare l’importo percepito. Questa decurtazione era stata già annunciata qualche mese fa dall’Inps e da giugno sarà applicata sugli assegni per diversi mesi.
Slittano le pensioni di giugno che arriveranno con un leggero ritardo. Il primo giorno del mese cadrà di domenica, mentre il 2 giugno si celebrerà la Festa della Repubblica. Per questa ragione, gli assegni per i pensionati che hanno scelto come modalità di pagamento l’accredito su conto corrente bancario o postale arriveranno martedì 3 giugno, primo giorno bancabile del mese.
Anche i pagamenti per i cittadini che optano per il ritiro in contanti della pensione, modalità permessa solo per assegni sotto la soglia dei mille euro, scatteranno il terzo giorno del mese seguendo la rotazione alfabetica. Di seguito il calendario in base all’iniziale del cognome dei pensionati:
Nel cedolino della pensione di giugno, che sarà disponibile nei prossimi giorni nell’area riservata del portale online di Inps, alcuni titolari di trattamenti pensionistici troveranno una nuova trattenuta. Si tratta del recupero delle somme indebitamente percepite da alcuni pensionati e che l’Inps aveva già annunciato nei mesi scorsi. In particolare, dalle verifiche effettuate dall’Istituto di previdenza è emerso che alcuni soggetti hanno ricevuto nel 2022 i bonus una tantum da 200 e 150 euro, stabiliti dai decreti Aiuti e Aiuti-ter senza rispettare i limiti di reddito previsti per le due indennità (35mila euro per il bonus da 200 euro e 20mila euro per quello da 150 euro).
Per questi pensionati, dunque, scatterà da giugno una trattenuta pari a 50 euro al mese sino al recupero delle somme erogate indebitamente. Nel caso in cui non sia possibile applicare la decurtazione sulla pensione, gli interessati hanno già ricevuto gli avvisi di pagamento PagoPa per restituire le somme percepite.
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