Pasqua, una festa ricca di tradizioni in Sardegna: i riti più antichi e imprescindibili ancora oggi

La Pasqua è alle porte, ci sono delle tradizioni che in Sardegna sono imprescindibili e che vengono portate avanti da tempo, ecco quali sono.

La Pasqua è ormai alle porte, anzi quest’anno ha il “vantaggio”, se possibile, di collocarsi a primavera iniziata da quasi un mese (sarà il 20 aprile) e a ridosso delle festività del 25 aprile e del 1° maggio, per questo può esserci probabilità che le temperature siano più alte rispetto al passato. Chi ne ha la possibilità potrebbe quindi sfruttare pochi giorni di ferie per assentarsi per un periodo più lungo dal lavoro e organizzare così una vacanza in anticipo rispetto all’estate. Una meta adatta per questo periodo potrebbe essere la Sardegna, dove si potrebbe arrivare già vicino, se non oltre ai 20°, così da poter prendere anche un po’ di sole.

Pasqua
Diverse città della Sardegna portano avanti tradizoni importanti in occasione della Pasqua – Chieseromanichesardegna.it

Non tutti lo sanno, ma questa festività prevede una serie di tradizioni ben precise sull’isola, che sarebbe importante conoscere per chi ha già programmato un viaggio a Cagliari e dintorni, ma anche per chi potrebbe prendere spunto da questo e organizzarsi. Alcune di queste ricorrenze sono certamente legate a chi è cattolico, ma ce ne sono altre che risultano essere comunque interessanti.

Le tradizioni più interessanti della Pasqua in Sardegna

Le celebrazioni della Pasqua in Sardegna partono dalla Settimana Santa, quelli che vengono definiti “riti de sa chida santa” e hanno in alcuni casi origini antichissime, che partono dal Medioevo. Tra le iniziative più suggestive ci sono quelle previste ad Alghero, dove si parte dal venerdì che precede la domenica delle Palme, prendendo spunto da quello che accade solitamente in Spagna. Nella cittadina sarda è prevista la Processione dell’Addolorata, per poi concludere il tutto in occasione della domenica di festa con l’Encontre. Tanti dei residenti e non solo assistono al desclavament, la deposizione del corpo del Cristo accompagnato in processione sul letto di morte, che si tiene con fiaccole e lampioni coperti da veli rossi.

In Provincia di Oristano ci sono diversi paesi, quali Aidomaggiore, Bortigali, Montiferru, Bosa e Planargia, si inizia già il martedì santo, giorno in cui si tengono le processioni dei Misteri. A Sassari, invece, è prevista una processione in cui si portano cinque antiche statue che rappresentano gli eventi della Passione. Ad aprire la camminata è un confratello suonatore di tamburi, seguito da altri che porteranno li Rocci, lunghi bastoni con cui comanderanno il ritmo della processione.

Passione Cristo
Diversi eventi organizzati in Sardegna ripercorrono la Passione di Cristo – Chieseromanichesardegna.it

Iglesias invece è teatro della rievocazione seicentesca della Passione di Cristo: il giovedì pomeriggio si imbandisce il tavolo dell’ultima cena, per poi proseguire con la Chenapura Santa, che è il venerdì santo dedicato al mistero della Croce. Di mattina i Germani salgono al rione Costera, mimando l’ascesa del calvario, di sera è il turno de su Scravamentu e sa Descenso, il corteo funebre sfilerà illuminato da fiaccole tremolanti.

Cagliari onora invece la Pasqua in due quartieri ben precisi: Villanova il venerdì che precede la domenica delle Palme, e Stampace, il martedì santo, si animano con is Misterius, ovvero sette simulacri sostano in sette chiese, stazioni della via crucis. Il giovedì santo è poi prevista una processione in cui si porta il simulacro di Sant’Efisio vestito a lutto, il corteo funebre del protettore della città inizia dalla sua chiesetta di Stampace per compiere anch’egli il ‘giro delle sette chiese’. Il venerdì santo si prosegue poi con il corteo in cui si porta la statua di Gesù crocifisso dalla Chiesa di San Giovanni alla Cattedrale di Santa Maria.

Queste sono ovviamente solo alcune delle iniziative in programma, a conferma di come la Pasqua sia davvero sentita nel territorio.

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