Non perdere le meraviglie di questo borgo vicino Nuoro: Sarule ti conquisterà

Sarule è un meraviglioso borgo della Sardegna in provincia di Nuoro, da scoprire per la sua autenticità e le sue tradizioni.

La Sardegna è una regione molto apprezzata per le sue bellezze naturali, come le spiagge e il mare, ma anche il cibo, l’accoglienza, la storia e le tradizioni, come quelle che si respirano in tante città e borghi di questa terra magica.

veduta della chiesa sul monte di salure
Non perdere le meraviglie di questo borgo vicino Nuoro: Sarule ti conquisterà (Instagram @cristyan8) – chieseromanichesardegna.it

In questo senso i borghi sono la massima espressione per conoscere le tradizioni e l’autenticità di un posto e fra questi c’è quello di Sarule, in provincia di Nuoro, che merita davvero di essere conosciuto. Ecco cosa fare e vedere in questo posto magico, circondato dalla natura e dalla storia.

Cosa fare e vedere a Sarule

Salure è un caratteristico paese al centro della Sardegna, situato a 600 metri di altezza. È noto per le tradizioni che si tramandano da secoli come quella della lavorazione dei tappeti, che possono essere di tutti colori e con disegni vari, anche stilizzati, o disegni geometrici o con figure ispirate alla natura.

vista del borgo di salure
Cosa fare e vedere a Sarule (Instagram @cristyan8) – chieseromanichesardegna.it

La tessitura si fa su telai verticali e il più famoso tappeto è la burra, prodotto secondo schemi tramandati da secoli. Si può ammirare la sua produzione nelle botteghe del paese, nel museo della tessitura Eugenio Tavolara e presso il museo etnografico di Nuoro. Sarule è anche celebre per la produzione casearia e dell’olio, prodotti di eccellenza del territorio che possono essere acquistati come souvenir del posto.

Da non perdere anche numerosi edifici storici. In primis la chiesa più ‘alta’ della Sardegna, vale a dire quella di Nostra Signora di Gonare, del XVII secolo e meta di molti pellegrini. Le celebrazioni della Vergine sono molto sentite e si tengono in vari periodi dell’anno: ad inizio settembre ma anche il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, e l’ultima domenica di maggio, ricorrenza dell’incoronazione.

Molto sentiti sono anche i riti della Settimana santa, in particolare il rituale de s’Incontru nella domenica di Pasqua. Molto belli sono anche i festeggiamenti pagani del carnevale sarulese e la sua maschera tipica, a gattu (del gatto), citata dal premio Nobel Grazia Deledda nel romanzo Elias Portolu. Gli amanti dell’archeologia possono scoprire qui vari resti di età nuragica come vari nuraghi nelle località di Incavadu, Valeri, Neunele e Durghio.

Insomma Sarule è davvero un posto da non perdere per le sue bellezze e tradizioni.

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