Non è un’aragosta, ti stanno truffando: trucchetti per non farsi fregare centinaia di euro!

Sapere quando non è un’aragosta quando te la stanno spacciando per tale è importante, come non farsi truffare.

Turbare la fiducia dei clienti che si affidano al locale è un danno, perché gli stessi una volta scoperta la bugia, non ci ritorneranno più. Peggio ne parleranno malissimo agli altri, con un passaparola che non attrarrà. Per tutelarsi bisogna capire quando il crostaceo presentato non è un’aragosta, perché in molti casi fanno pagare un prezzo non adeguato.

aragosta vispa
Non è un’aragosta, ti stanno truffando: trucchetti per non farsi fregare centinaia di euro!- Chieseromanichesardegna.it

Perché pagare la cena ad un prezzo non corretto? Quando fanno pagare un primo o secondo piatto a base di “aragosta”, ma questo non lo è, si compie un danno etico, non solo economico.

Non tutti sono esperti del settore, ma con questa guida pratica e veloce è facilissimo riconoscere quando si tratta di un’aragosta e quando non lo è. Occhio ai ristoratori furbi, perché tutti devono sapere se sono truffatori!

Come capire quando non è un’aragosta, trucchetti efficaci

Capire se non è un’aragosta è importante per non pagare a “peso d’oro” un prodotto meno pregiato che di norma non sarebbe così caro. Anche perché c’è un dettaglio molto particolare: sai che l’aragosta è pregiata solo per una strategia di marketing?

astice con limone
Come capire quando non è un’aragosta, trucchetti efficaci- Cehiseromanichesardegna.it

Al di là dell’opera di marketing di cui tutti sono vittime, non si può negare che l’aragosta sia buonissima, e che non sia proprio semplice cucinarla senza commettere degli errori. Per non farsi fregare o rimanere insoddisfatti, bisogna sapere che questo esemplare di crostaceo ha un “amichetto” simile, ma diverso.

Dire astice non è mangiare un’aragosta, e chi la spaccia per tale o con un prezzo esorbitante, va riconosciuto come un truffatore.

Cosa le rende differenti? Innanzitutto l’aragosta non ha le chele anteriori e ha lunghe le antenne. L’astice al contrario, ha queste chele nella parte davanti e antenne piccolissime. La prima ha un carapace ruvido color marrone e con sfumature rosse, mentre la seconda ne ha uno di un rosso corallo vivace alla cottura, ma prima è di un rosso più scuro.

Anche il sapore è diverso. L’aragosta è più delicata e la polpa è meno fibrosa, si scioglie in bocca. Mentre l’astice ha una carne più soda e un gusto più deciso di “mare”. Ultimo dettaglio, la prima vive in acque calde, la seconda in fredde.

Insomma, sono diversissime! Ma come capire se si tratta di un’aragosta di qualità? Innanzitutto, mai fidarsi di quei posti che non la fanno scegliere prima di gustarla. Deve essere viva, non un esemplare che non riesce nemmeno a muoversi. Secondariamente se si sente odore di ammoniaca, rimandarla subito indietro, vuol dire che è stata trattata in modo chimico.

Infine, fare attenzione che non ci siano le uova, perché le aragoste femmine che hanno lo stesso gusto i quelle maschio, non possono essere messe in commercio!

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