In Sardegna a primavera si tiene un evento importante, che è parte di una tradizione antichissima, amato dai sardi e non solo.
Ora che siamo ormai a primavera inoltrata il calendario si arricchisce di eventi a cui partecipare, grazie alla possibilità di stare più facilmente all’aria aperta per le temperature che sono destinate ad alzarsi in maniera graduale. Questo vale a maggior ragione per la Sardegna, terra dove il caldo inizia a farsi già sentire, pur senza essere opprimente come accadrà per qualche mese, per questo saranno in tanti a voler prendere parte a una festa che rientra in una tradizione davvero antichissima.

L’appuntamento è fissato proprio nel capoluogo, a Cagliari, destinato ad addobbarsi per accogliere i residenti, che faranno il possibile per essere presenti, ma anche alcune persone che potranno arrivare da lontani ed essere coinvolti al massimo. Si tratta di qualcosa la cui prima edizione risale addirittura al ‘700, ma che si ripete allo stesso modo ogni anno nel mese di maggio.
Una festa da non perdere in Sardegna
Ma quale sarebbe la festa che è in programma a breve in Sardegna e che interessa tantissimi cittadini e nn solo? Si tratta della Cavalcata Sarda, giunta alla 74esima edizione e in programma quest’anno a Sassari domenica 18 maggio. Il programma parte però venerdì 16, quando è prevista la Serata “Aspettando la Cavalcata Sarda” con gruppi musicali locali, a cui segue il giorno successivo la rassegna dei canti e delle danze tradizionali della Sardegna.

A organizzare la manifestazione, che è la più importante festa laica della regione, è il Comune di Sassari, che porta avanti una tradizione che risale addirittura al 1711, anno della prima edizione. Ad avere l’idea era stato il Consiglio Comunale, verso la fine della dominazione spagnola, che aveva deciso di istituire una cavalcata per rendere omaggio al Re Filippo V di Spagna, alla presenza della nobiltà della città, che ne aveva approfittato per vestire i costumi tipici.
Le modalità utilizzate ancora oggi risalgono invece al 20 aprile 1899, anno in cui si è scelto di mettere in atto una sfilata di costumi sardi, volta a celebrare la Regina Margherita e Umberto I di Savoia. Non tutti avevano però apprezzato l’idea di onorare la figura del sovrano, soprattutto perché Sassari è stata una delle prime roccaforti anti-monarchiche d’Italia. I residenti e non solo tengono tantissimo all’evento, non a caso nel 1982 si era scelto addirittura di organizzarne due in un anno, una per manifestare l’ammirazione nei confronti di Sandro Pertini, allora presidente della Repubblica.
Nella mattinata di domenica è in programma la sfilata dei costumi e dei cavalieri nelle vie del centro cittadino, con un percorso di due chilometri. Questa è l’occasione per vedere i figuranti in costume seguiti dalle coppie a cavallo, offrendo a tutti i prodotti sardi. Tutto è accompagnato dai canti sardi, suonati con gli strumenti tipici.
In Sardegna sono tre le feste che permettono ai gruppi folkloristici dell’isola di partecipare, oltre a questa ci sono la Sagra del Redentore a Nuoro e la Festa di Sant’Efisio a Cagliari, questa è però l’unica di tipo laico.