Mirto di Sardegna, non è solo una semplice pianta: scoprirla è un viaggio fra antiche leggende e usi moderni

La pianta simbolo dell’isola è da sempre molto di più che un semplice arbusto. Avvolto da miti, leggende e un uso variegato, il mirto è una teso botanico.

Se si parla di mirto non si non pensare alla Sardegna, ne è la pianta simbolo indiscusso dell’isola dove è apprezzata non solo per il suo intenso e gradevole profumo ma anche per le sue proprietà, gli usi che se ne possono fare e per quel legame indissolubile con la terra.

pianta di mirto
Mirto di Sardegna, non una semplice pianta: scoprirla è un viaggio fra antiche leggende e usi moderni -chieseromanichesardegna.it

Il mirto è un arbusto che fin dall’antichità è stato oggetto di culto e divinazione, meritandosi un ruolo nei miti greci; pensiamo ad Afrodite spesso rappresentata proprio con il mirto che donò anche a Paride in segno di gratitudine nel famoso episodio del pomo della discordia.

Ma al di là delle leggende, in Sardegna e dai sardi il mirto è apprezzato anche e soprattutto per l’uso variegato che se ne può fare e che comprende i campi più disparati, da quello alimentare a quello medico.

Mirto di Sardegna, un’eccellenza tra usi benefici e gastronomici

Il Mirto in Sardegna è una vera e propria istituzione, tanto che nel 1998 è stato inserito nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani. Le origine della pianta sull’isola sono incerte, si sa però che già a partire dal XVIII secolo le bacche di blu intenso venivano utilizzare per realizzare un liquore corposo e profumato. Una tradizione che si rinnova di anno in anno.

bicchierini di liquore mirto
Mirto di Sardegna, un’eccellenza tra usi benefici e gastronomici -chieseromanichesardegna.it

Noto come Mirto di Sardegna, la ricetta di questo liquore è tramandata dai briganti della Gallura che addirittura lo chiamavano “acqua degli angeli”. Questa istituzione gastronomica isolana si ottiene dall’infusione delle bacche più mature della pianata, ha una gradazione tra i 28 e i 30 gradi, ma a contraddistinguerlo è quel colore violaceo intenso e quel gusto vellutato e persistente.

La trasformazione delle bacche in liquore permette l’utilizzo della pianta anche in cucina; ricette tradizionali locali prevedono di utilizzare il mirto come aromatizzare di carni e arrosti o come ingrediente segreto di dolci della pasticceria tradizionale.

Ma il Mirto, si accennava, è molto di più ed è apprezzato anche per le due proprietà benefiche. In Sardegna di questa pianta non si utilizzano solo le bacche per dare il liquore. Le sue foglie, per esempio, se lasciate essiccare si usano per preparare decotti della proprietà immunostimolanti. I fiori, invece, sono fonte di oli essenziali utilizzati in cosmetici naturali.

Gestione cookie