IL noto neurologo ci spiega perché ci sentiamo così stanchi in primavera e come rimediare con dei semplici accorgimenti.
Mesi e mesi ad aspettarla, e poi, quando arriva, scombussola ogni cosa. Questo è quello che medicalmente si chiama mal di primavera, ma che noi, nella nostra quotidianità, possiamo grezzamente riassumere con un semplice: maledetta primavera. Perché mentre i fiori sbocciano e le giornate si allungano, anche il nostro organismo subisce una mutazione – ma che assomiglia più a un letargo.

E andrebbe anche bene: mentre c’è chi dormirebbe tutto il giorno, c’è anche chi quel sonno fa fatica a prenderlo di notte. O, almeno, non si rivela rigenerante come dovrebbe. Il risultato? Spossatezza perenne, cali d’umore e di concentrazione. Inutile negare che questi stati possano compromettere la produttività giornaliera. E pensare che il caldo, quello vero, deve ancora arrivare.
Ma per ogni problema c’è sempre una soluzione. Come per ogni cosa, è bene capire cosa scatena questa sorta di riposo insufficiente, questa sensazione di stanchezza e, soprattutto, come intervenire. A spiegarci il tutto è un neurologo che lavora presso l’ospedale Humanitas.
Perché ci sentiamo così stanchi in primavera e come rimediare
A detta degli esperti, non siamo noi ad essere esagerati: il corpo, in primavera, deve davvero affrontare una specie di ‘crisi di adattamento’. Ce lo spiega il dottor Vincenzo Tullo, neurologo dell’ospedale Humanitas, che nella pagina del sito ufficiale conferma quanto i cambi di stagione influiscano sull’umore, sul sonno e perfino sulla capacità di concentrazione.

Colpa del clima che cambia, ma anche dell’ora legale, che può sembrare innocua, ma in realtà scombina la produzione di melatonina – l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia. Risultato? Insonnia iniziale (fatichiamo ad addormentarci) o insonnia tardiva (ci svegliamo di continuo). E quando il sonno viene compromesso, il giorno dopo non c’è caffè che tenga: arrivano spossatezza, mal di testa, nervosismo, ansia e difficoltà a stare sul pezzo.
Ma se il problema è reale, lo sono anche le soluzioni. Il primo passo è stabilire una routine del sonno regolare: andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, anche nei weekend. E poi: evitare alcol, caffeina e nicotina di sera, tenere la stanza fresca e buia, preferire cene leggere e digeribili (entro le 20-21), magari a base di cibi ricchi di triptofano come riso, orzo, uova, formaggi freschi e pesce. Questo aminoacido stimola la produzione di serotonina, che ci rilassa e ci aiuta a dormire meglio.
Se proprio non basta, si può ricorrere a integratori di melatonina o a tisane calmanti come quelle a base di camomilla, tiglio, biancospino o valeriana. E, non meno importante, ricordiamoci di fare movimento: l’attività fisica diurna ci aiuta ad arrivare a sera più stanchi – ma attenzione a non allenarsi troppo tardi.
E soprattutto, impariamo a capire che questi non sono solo consigli, ma veri e propri accorgimenti per superare indenni anche questa primavera.