Dopo il 16 giugno dovresti avere ricevuto soldi in più. Controlla se ti sono arrivati e in caso contrario scopriamo cosa è successo.
Il contribuente ha la possibilità di modificare i suoi dati: parliamo di ISEE precompilato e di tutte le novità previste in materia di redditi.
Dal 16 giugno scorso, l’ISEE precompilato disponibile sul portale INPS è stato aggiornato in conformità a quanto previsto dalle disposizioni della Legge di Bilancio 2024 in materia di patrimonio mobiliare. La novità più rilevante riguarda l’esclusione totale o parziale dei titoli di Stato, fino a un valore complessivo di 50.000 euro, che dunque non faranno più reddito ai fini ISEE.
La procedura è totalmente automatizzata, senza che sia necessario alcun intervento manuale da parte dei contribuenti. L’esclusione può determinare una riduzione netta dell’indicatore ISEE, rendendo più facile l’accesso a prestazioni sociali agevolate come il bonus asilo nido, la carta “Dedicata a te” o l’esonero dalle tasse universitarie. La norma è finalizzata a favorire ed incoraggiare i nuclei familiari che investono in forme di risparmio a lungo termine senza aumentarne il patrimonio ai fini ISEE.
Con il messaggio n. 1895 del 16 giugno 2025, l’INPS ha comunicato l’implementazione tecnica della nuova procedura. A seguire tutti i dettagli.
Il nuovo algoritmo che elabora la DSU precompilata ora evita alcune categorie di strumenti finanziari, recependo così quanto previsto dalla Manovra, entrata in vigore da aprile. L’aggiornamento, come anticipato, riguarda nello specifico titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio emessi da Poste Italiane.
L’esclusione viene applicata seguendo una determinata gerarchia, fino alla soglia di 50.000 euro. I criteri sono due: ordine anagrafico, la decurtazione parte dai beni mobili in possesso del dichiarante della DSU e si estende, in ordine decrescente di età, agli altri membri del nucleo familiare, compreso l’eventuale genitore non convivente, ma fiscalmente incluso nel nucleo; tipologia di rapporto: vengono esclusi in ordine di priorità (sempre fino alla soglia di 50.000 euro) titoli di Stato con codici identificativi 2 e 6, buoni fruttiferi postali (codice 7 – Poste), libretti postali di risparmio (codice 3 – Poste).
L’esclusione, abbiamo detto, è automatizzata, il sistema però lascia al dichiarante la possibilità di intervenire: nella sezione Quadro FC2 della DSU precompilata, un apposito pulsante consente di visualizzare il dettaglio delle decurtazioni applicate. Il contribuente può, quindi, scegliere se confermare i valori proposti o modificarli, esercitando un controllo diretto sulle informazioni patrimoniali considerate ai fini dell’ISEE.
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