Cala Biriala è una delle coste più belle di Baunei: ecco come raggiungerla percorrendo il Selvaggio Blu.
Cala Biriala, Biriola o Bilariccòro è una delle calette più belle di Baunei che si può raggiungere via mare oppure con un’escursione emozionante su un terreno misto, pulito in parte e boscoso e roccioso dall’altra.
Il trekking è adatto solo ad escursionisti esperti o con guida perché solo la prima parte di sentiero è agevole ma poi ci sono scale ‘e fustes, dove l’altezza e i passaggi esposti possono essere pericolosi soprattutto per chi soffre di vertigini. Ecco come raggiungere una delle cale più belle della Sardegna.
Per raggiungere Cala Biriala si può optare per la barca con partenze da dai porti di Arbatax, Cala Gonone e Santa Maria Navarrese o con il gommone. Oppure si può seguire un sentiero molto panoramico, da fare a piedi appunto, che si sgancia a circa 300/400 metri dalla partenza. Si può anche effettuare una deviazione sul percorso per andare a visitare il Cuile Piddi e Sa Nurca, per poi rientrare nella strada per raggiungere la cala.
C’è una passerella in legno che presenta alcune parti di ginepro ormai andato e ora per agevolare il passaggio c’è un grosso cavo d’acciaio. Da qui il sentiero diventa molto ripido e poi bisognerà seguire gli omini di pietra per orientarsi. Una volta arrivati alla scogliera ci sono da superare una trentina di metri di dislivello e bisogna prestare attenzione perché appunto sono punti molto esposti. Dall’arco proseguire sulla scogliera fino ad entrare nel foro di roccia che permette di arrivare alla spiaggetta.
Il fondale è formato da sassolini bianchi, l’acqua è color smeraldo e tutto attorno ci sono rocce. L’acqua è limpida e ricca di pesci così che è adatta a immersioni subacquee o nuotate con maschera e boccaglio. In definitiva questo percorso è adatto solo agli escursionisti più esperti perché oltre al sentiero “passeggiata” ci sono anche arrampicate da effettuare e quindi è meglio andare sul posto con guide esperte, attrezzatura adeguata e abbondante scorta d’acqua.
In ogni caso il sentiero è davvero imperdibile con scorci da brivido sul mare sottostante e viste mozzafiato. Inoltre, si possono rinvenire tracce di chi qui lavorava ovvero pastori e carbonai che usavano queste strade. Ci sono infatti scale, passerelle e guide in ferro che hanno lasciato e che usavano per facilitare il passaggio di uomini e animali verso il mare e l’imbarco del carbone sulle chiatte.
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