La Sardegna ha conquistato Parigi: l’esperienza dello chef di successo all’ombra della Torre Eiffel

Arrivare a ottenere risultati importanti in una realtà come Parigi non è semplice, uno chef ci è riuscito, la Sardegna può esserne orgogliosa.

Avere la capacità di affermarsi in una realtà diversa da quella italiana non è sempre così semplice, l’ambizione è certamente una componente importante, ma non può ovviamente mancare nemmeno il talento. Allo stesso tempo deve però essere importante anche la determinazione, caratteristica che può consentire di andare avanti anche quando ci sono momenti difficili che possono far venire la voglia di mollare. Se questo avviene in una location all’avanguardia come Parigi, dove la concorrenza è certamente forte, non può che esserci motivo per essere orgogliosi.

Parigi Torre Eiffel
Uno chef sardo ha conquistato Parigi – Chieseromanichesardegna.it

A prendersi il merito è uno chef che deve le sue origini proprio alla nostra isola, che ha scelto con grande coraggio di mettersi alla prova all’ombra della Torre Eiffel, dove è riuscito a togliersi soddisfazioni importanti. In un primo momento il cammino avrebbe potuto essere in salita, ma alla fine il merito è stato opportunamente premiato.

Lo chef della Sardegna che ha brillato a Parigi

Ma quale sarebbe questo chef della Sardegna che è riuscito a diventare celebre nella capitale francese rendendo orgogliose le persone a lui più care, ma di riflesso anche l’Italia? Il riferimento è a Salvatore Ticca, chef di Oliena, che ha iniziato la sua carriera ispirandosi ai sapori tipici della sua zona, per poi provare a spiccare il volo in alte realtà, cosa che è avvenuta.

In un primo momento Ticca è sbarcato a Londra, per poi proseguire per un breve periodo a Dubai, fino alla svolta vera e propria arrivata quando è arrivato a Parigi. All’ombra della Torre Eiffel lui ha fondato il suo ristorante Shardan, realtà di piccole dimensioni (solo 25 tavoli), perfetto per rendere un pranzo o una cena davvero intimo. Chi ha avuto la possibilità di fermarsi qui almeno una volta ha iniziato ad apprezzare le particolarità dei piatti sardi, nel modo in cui li sa proporre lui, non a caso tra i suoi clienti più celebri può vantare una stella del calibro di Monica Bellucci.

Salvatore Ticca
Salvatore Ticca, l’orgoglio della Sardegna a Parigi – Instagram @salvatore_ticca_cuoco – Chieseromanichesardegna.it

Ora, però, forse perché soddisfatto di quanto ottenuto, ha optato per la via del ritorno, sentendo evidentemente forte il richiamo della sua terra. “Dovevo occuparmi del pranzo per i sessant’anni di Monica Bellucci, ma a malincuore ho dovuto rinunciare” – ha detto lui a ‘La Nuova Sardegna’.

Del resto, chi ha vissuto all’estero sa cosa significhi provare nostalgia per la propria terra, per questo se capita l’occasione è difficile scegliere di non tornare, come ha fatto Ticca. Oggi lui è quindi al timone nella sua isola dello Shardan, che ha quindi lo stesso nome della sua creatura parigina, ma collocato all’interno dell’hotel Sandalia.

Pur essendo ancora presto per fare un bilancio, almeno finora questo sembra essere positivo, con l’auspicio che la situazione possa migliorare ancora. “Dopo quattro mesi sono molto contento. La clientela sta apprezzando la mia cucina. Tornano e portano altri amici e poi funziona il passaparola. È il modo migliore per ripartire. Dopotutto la cucina che proponiamo qua è realmente nata a Parigi, una cucina del territorio con alcune varianti divertenti, sicuramente il frutto della mia storia, delle mie esperienze e delle passioni”.

Il menu è comunque vario, ma con alcuni richiami alla sua attività d’Oltralpe. In un primo momento si è partiti con una scelta a metà tra terra e mare, ora invece si è scelto di concentrarsi soprattutto sul pesce. E il riscontro dei clienti è finora ottimo. Non mancano i culurgiones ogliastrini (con un tocco di originalità da scoprire) che va oltre la menta, le patate e il formaggio, il carpaccio di ricciola e il polpo arrosto. Insomma, chi ha organizzato una vacanza in Sardegna non dovrebbe davvero perdere l’occasione di provarlo.

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