Sempre più persone affermano di sentirsi stanche al risveglio. Si tratta di un fenomeno comune che può essere causato da un dettaglio insospettabile.
Le persone, per stare bene e affrontare con grinta le giornate, hanno bisogno di dormire un numero sufficiente di ore e, soprattutto, di abbandonarsi a un sonno ristoratore. Purtroppo, molte di loro affermano di sentirsi sempre stanche, anche dopo una notte di riposo. Questa situazione può avere delle profonde conseguenze sulla vita di tutti i giorni.

Si è più lenti sul posto di lavoro, non si riesce a ragionare con lucidità e si avverte costantemente il bisogno di chiudere gli occhi. La luce blu è considerata una tra le principali colpevoli. Ha un ruolo importante, ma non è l’unica responsabile. C’è anche un altro fattore determinante a cui quasi nessuno pensa.
Stanchezza cronica al risveglio, ecco una delle principali cause: se la conosci te ne liberi subito
La vita di oggi è molto più frenetica rispetto al passato. Non è facile stare dietro a tutti gli impegni. C’è il lavoro di cui occuparsi, la casa a cui badare, la famiglia e i rapporti interpersonali. Tutto questo, oltre a generare un grande stress, ha cambiato anche il modo di vivere la propria quotidianità. Di conseguenza, anche le abitudini legate al sonno sono cambiate. Sempre più persone si rivolgono al medico per lamentare l’impossibilità di ricaricare completamente le energie.
Non soffrono di insonnia perché riescono ad addormentarsi facilmente ma, nonostante questo, non si sentono mai completamente riposate. La luce blu, emessa dai dispositivi elettronici, ha un peso non indifferente. C’è anche un altro problema, però, che aggrava notevolmente la situazione. Secondo il medico Scott Schecter e la dottoressa Nancy Abbey Collop, un ruolo determinante è dato dai contenuti che si guardano.

I social network, ormai, fanno riferimento ad algoritmi ben precisi. Il loro obiettivo è quello di spingere gli utenti a restare incollati allo smartphone o al tablet, proponendo video e foto a raffica. Le persone, così, non riescono a resistere all’impulso di navigare. Perdono la cognizione del tempo, non rendendosi conto di quanto sia disturbante tutto questo.
Quando gli occhi si chiudono, magari con ancora il dispositivo in mano, il cervello continua a ripensare ai contenuti appena visti, impedendo ai diretti interessati di rilassarsi completamente. Il sonno, oltre a essere ridotto per numero di ore, è anche disturbato. Secondo gli esperti, una buona abitudine è quella di collocare lontano dal letto gli oggetti tecnologici e di usare un semplice libro per facilitare il riposo notturno.