La città di Cagliari che non conosci: un pezzo della sua anima volato via per sempre

Una Cagliari inedita, mai vista prima: il suo passato che, ancora oggi, rimane un vivido ricordo.

La meta prediletta poiché accontenta le preferenze di tutti. Storia, arte, cultura, relax e buon cibo, vi è l’imbarazzo della scelta. Le attività sono molteplici, non ci si annoia mai, anzi l’offerta è particolarmente varia. Chiunque potrebbe ritenersi soddisfatto da una vacanza a Cagliari.

Cagliari
La città di Cagliari che non conosci: un pezzo della sua anima volato via per sempre – chieseromanichesardegna.it

Esperienze tutte diverse, ideale persino per coloro che amano avventurarsi nella Natura. Il centro storico quale fulcro della vita cittadina – come in qualsiasi altra località – ove possibile ammirare il Bastione di Saint Remy – simbolo del luogo – oppure la zona denominata Cittadella dei Musei, proprio per i siti museali inclusi.

Da evidenziare, inoltre, alcuni importanti luoghi di culto, soprattutto la Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia. Come si evince, dunque, una città tutta da visitare. Ma Cagliari non è solo ciò che si vede perché racchiude in sé altrettante meraviglie, seppur ormai invisibili.

Cagliari e quel tempo remoto, mai dimenticato

Colorata e piena di vita, oggi il capoluogo sardo non smentisce queste sue peculiarità. Tuttavia non è sempre stata come oggi la si guarda perché aveva un altro aspetto. Si cambia, talvolta, sebbene con profondo dolore. Un pezzo del proprio cuore che si dissolve e lascia così un vuoto incolmabile.

Chiesa San Bardilio
Cagliari e quel tempo remoto, mai dimenticato (Credits: sito vistanet.it) – chieseromanichesardegna.it

Trattasi della Chiesa di San Bardilio, situata dove oggi sorge il Cimitero Monumentale di Bonaria. Il santuario, originariamente, era conosciuto con i seguenti nomi: Santa Maria De Portu Gruttis o De Portu Salis, in riferimento, rispettivamente, alle grotte della necropoli di Bonaria oppure al porto dal quale si imbarcava il sale – quest’ultima, attività svolta dai Vittorini, proprietari della chiesa dal 1090 al 1218.

Dopo qualche secolo, precisamente nel 1578, questo luogo sacro venne intitolato a San Bardilio, a seguito del ritrovamento delle sue reliquie nelle vicinanze. Nel tempo, subì un degrado senza precedenti, lasciandolo in balìa del suo destino. Talmente deteriorato che nel 1909 crollò.

Ormai non c’era più nulla da fare se non chiudere al culto, magari destinando l’edificio ad altri scopi – seppur temporaneamente. Infatti, nel 1929, la decisione di abbattere definitivamente i suoi resti per motivi di impossibilità strutturale. Tristezza, ma atto dovuto: arduo recuperare l’irrecuperabile, purtroppo.

Oggi non si vuol dimenticare – si pensi che, dietro alla Chiesa di San Bardilio, si tramanderebbero leggende inerenti il luogo sopra cui si ergeva (in quel punto esatto, San Paolo avrebbe predicato il Vangelo al popolo sardo). O ancora lo stesso San Paolo, intento a riposarsi prima di continuare il viaggio verso la Spagna.

La Storia di una città, in questo caso: aiutare a mantenere vivida la memoria per ricordare ciò che è stato in un tempo molto lontano affinché nulla cada nell’oblio. Importante per rammentare a noi chi siamo.

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