La Chiesa di Sant’Efisio di Nora è avvolta da una leggenda molto antica che racconta la storia del suo santo: è successo moltissimi anni fa.
In Sardegna ci sono tantissime città importanti, come Cagliari e Sassari che sono i due comuni più popolosi. In queste due città, così come nelle altre, è possibile lasciarsi incantare dalle strade, dai monumenti e ovviamente non mancano i paesaggi. Ci sono poi dei paesi più piccoli, che si fanno notare per le bellezze che nascondono tra i loro vicoli. Tra queste citiamo oggi Nora, un’antica città sorta su precedenti insediamenti nuragici.

Si trova sulla costa meridionale della Sardegna, ad ovest di Cagliari, nel comune di Pula. Proprio qui è possibile visitare il teatro e il suo quartiere punico. C’è, inoltre, il tempo di Eshmun-Esculapio, un grande complesso sacro che ha subìto varie vicende costruttive, numerosi rifacimenti e diverse distruzioni. A Nora si trova anche una chiesetta, nota con il nome di Sant’Efisio, il cui edificio è legato alla storia del suo santo omonimo.
Chiesa di Sant’Efisio a Nora, qual è la storia del santo di cui porta il nome e com’è fatta la sua struttura
In Sardegna ci sono numerose chiese, ogni città ne possiede tante. Oggi parliamo della chiesa di Sant’Efisio a Nora, che è stata eretta a pochi passi dal mare e a pochissimi chilometri da Cagliari. C’è una leggenda che narra la storia del santo di cui porta il nome: si dice che nel 303 d.C i romani condannarono a morte il soldato Efisio, colpevole di essersi convertito e di aver celebrato il cristianesimo.

Sul punto esatto in cui ha subìto il martirio, in epoca altomedioevale, fu edificato un santuario. Questa è la leggenda che narra di quanto successo al santo, poi dall’undicesimo secolo ci sono informazioni più concrete sulla storia di questa chiesa. Fu donata, all’epoca, all’ordine dei monaci Vittorini di Marsiglia, che ricostruirono il santuario nelle forme romaniche allora famose. Oggi è possibile ammirare la chiesa accanto alla spiaggia di Nora.
La pianta di questo edificio è a tre navate voltate a botte, divise da arcate poste su importanti pilastri. Nel lato sud della facciata esterna è presente l’inclusione di una stele funeraria fenicio-punica. Il portico e l’atrio sono stati aggiunti in seguito, probabilmente per mettere al riparo dal sole i numerosi fedeli. Il culto del santo unisce il piccolo santuario a Cagliari, precisamente a Stampace, dove si trova un’altra chiesa sempre dedicata a Sant’Efisio, anch’essa costruita su uno spazio simbolico.