C’è una spiegazione importante se oggi esiste la Chiesa di San Sebastiano: questo edificio è stato realizzato in seguito ad un terribile evento.
Le chiese sono particolarmente frequentate non solo dagli abitanti del posto dove si trovano, ma soprattutto dai viaggiatori. Infatti la maggior parte dei turisti, come è noto, quando entra in un nuovo Paese, non può fare a meno di visitare e osservare i luoghi religiosi. Sono tutti caratteristici, con una struttura a volte imponente, altre volte di dimensioni ridotte, con quadri e raffigurazioni che portano in scena spesso la vita del santo titolare.

Come tutte le regioni italiane, anche nelle terre della Sardegna sono presenti tantissimi edifici religiosi. In questa regione ci sono in particolar modo chiese in stile romanico, ma sono tante anche quelle realizzate in gusti differenti. Tra le numerose diocesi oggi parliamo della chiesa di San Sebastiano: come rivela la tradizione questa è stata costruita dopo un evento tragico significativo.
Chiesa di San Sebastiano, perché è stata costruita: il motivo è importantissimo
In Sardegna, precisamente a Ozieri, un comune italiano della città metropolitana di Sassari, si trova la chiesa di San Sebastiano. A differenza della maggior parte delle strutture religiose sarde, costruite in stile romanico, questa è stata realizzata in stile tardo- manierista. È stata innalzata nel 1652, grazie al contributo della popolazione, come voto per la fine di una grave epidemia che portò al dimezzamento della città.

Tutto ha avuto inizio quando, durante la pandemia, un quadro del santo fu portato in processione per tutta la città e dopo la sua miracolosa trasudazione il contagio cessò immediatamente. Ecco perché è stata poi identificata con il nome del santo. Oggi il sito si trova nella piazza omonima, mentre quando fu costruito fu posto al di fuori della città. Questa chiesa ha una facciata principale molto semplice, rettangolare, dove si fa notare il campanile a vela.
Si può osservare il bellissimo portale di ingresso, sormontato da un oculo in pietra e due pennacchi sempre realizzati in pietra che si trovano ai confini del cornicione di facciata. L’aula interna ha una sola navata e una copertura in legno. Il presbitero, rispetto alla navata, è più rialzato, ma prima c’è un arco trionfale. Inoltre, dentro la Chiesa di San Sebastiano, vi è una formella murata con la scritta ‘Factum fuit anno pestis MDCLII’, che si riferisce all’epidemia che colpì la città di Ozieri.