da Porto Torres a Ardara
L’itinerario prende il nome dall’importanza che ebbero la chiesa di San Gavino di Porto Torres e la cappella palatina di Santa Maria del Regno di Ardara per i giudici (o re) di Torres.
Punto di partenza dell’itinerario è la chiesa di San Gavino di Porto Torres, che si erge nell’omonima cittadina affacciata sul Golfo dell’Asinara.
Si prosegue verso l’entroterra, visitando la città di Sassari, dove si conservano significative tracce del romanico sardo nel campanile della cattedrale di San Nicola (XIII secolo) e nella chiesa di San Leonardo di Bosove (XII secolo), oggi denominata Nostra Signora di Lattedolce. Nel circondario della città si incontrano edifici di piccole dimensioni con pianta semplice a unica navata, che appartenevano a piccoli villaggi oggi abbandonati. Tra queste si distinguono le chiese di Sant’Antonio di Noi Noi e quella di Santa Barbara di Li Punti, che mantengono le originali facciate romaniche databili tra il XII e il XII secolo. Di maggiori dimensioni è la chiesa di San Michele di Plaiano (XI-XII secolo), che si trova in direzione nord-est verso il paese di Sorso.
Procedendo in direzione sud da Sassari troviamo straordinarie testimonianze architettoniche come le chiese monastiche della Santissima Trinità di Saccargia a Codrongianos (ante 1112) e di San Michele di Salvenero (XII secolo) a Ploaghe, che presentano la caratteristica opera bicroma del romanico nord-tirrenico. A pochi metri da queste si trova la chiesa di Sant’Antonio di Salvenero, databile al XIII secolo.
Procedendo verso sud-est, ai piedi del Montesano, si erge su un promontorio l’imponente edificio di Santa Maria del Regno di Ardara (XI-XII secolo), che in epoca medievale ebbe funzione di cappella palatina dei giudici turritani.
Itinerario dei Re
Porto Torres, Basilica di San Gavino
Sassari, Chiesa di S. Michele di Plaino e Chiesa di S. Leonardo di Bosove
Codrongianos, Chiesa della SS. Trinità di Saccargia
Ploaghe, Chiesa di San Michele di Salvenero
Ploaghe, Chiesa di S. Antonio di Salvenero