Per ottenere più Bonus e agevolazioni scopri se puoi inviare l’ISEE corrente e ottenere un nuovo valore più basso.
C’è un’opportunità che non tutti conoscono, quella di inviare una nuova DSU per il calcolo dell’ISEE corrente in modo da abbassare il valore dell’Indicatore e ricevere più aiuti dallo Stato.

Esistono due tipologie di ISEE, quello ordinario e quello corrente. Il primo si può calcolare in ogni momento dell’anno ed è disponibile per tutti i contribuenti. Il secondo, invece, presenta delle condizioni per poter richiederne il conteggio. Serve, infatti, per sostenere chi è in difficoltà economiche e ha bisogno di accedere ad un maggiore numero di Bonus e agevolazioni.
Condizione necessaria è che sia accaduto un evento che ha peggiorato la propria situazione reddituale o patrimoniale tanto da abbassare nettamente la qualità della vita del nucleo familiare. L’ISEE corrente offre la possibilità al cittadino di aggiornare l’Indicatore facendo riferimento non più a redditi e patrimonio dei due anni precedenti ma dell’anno appena passato. Per chiarezza, l’ISEE ordinario 2025 si basa sui dati del 2023 mentre l’ISEE corrente 2025 si calcola prendendo come riferimento i dati relativi al 2024.
Ecco quando è possibile calcolare l’ISEE corrente
L’ISEE corrente si può richiedere al verificarsi di variazioni reddituali significative come cambiamenti della situazione lavorativa, interruzioni dei trattamenti di uno dei membri del nucleo familiare o variazioni reddituali superiori al 25% rispetto quelle ordinarie. In caso di variazione patrimoniale, invece, il nuovo conteggio si può ottenere se la variazione è pari o superiore al 20% rispetto all’ammontare patrimoniale ordinario.

Per poter inoltrare la domanda bisognerà recarsi al CAF in cui è stato presentato l’ISEE ordinario e consegnare la documentazione attestante la variazione reddituale (documento di licenziamento, interruzione del rapporto di lavoro, riduzione delle ore lavorative, chiusura Partita IVA…) e dei rapporti finanziari nell’anno precedente la richiesta.
Una differenza importante tra ISEE ordinario e ISEE corrente è la validità dell’Indicatore. Nel primo caso è annuale, da gennaio a dicembre mentre nel caso dell’ISEE corrente chiesto per variazioni reddituali la scadenza è fissata dopo 6 mesi dalla richiesta.
Tale scadenza potrebbe anche essere ridotta qualora accadessero variazioni migliorative reddituali come trovare un nuovo lavoro. Se l’ISEE corrente, invece, è richiesto per variazioni patrimoniali resterà valido fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione. Un ultima puntualizzazione sulle tempistiche. Sul sito dell’INPS si legge che l’aggiornamento dell’ISEE corrente si può effettuare dal 1° aprile dell’anno in corso.