L’agnello in Sardegna ha un altro sapore: il segreto sta nella tradizione fatta di esperienza, ingredienti e tanta tecnica. La ricetta originale.
L’agnello è da sempre uno dei secondi piatti più preparati prima e dopo Pasqua, ma anche tra i più complessi della cucina italiana. Il punto è che il suo sapore è forte di natura, e se non viene lavorato nel modo giusto, da piatto amatissimo può trasformarsi in un mezzo disastro.

È per questo che molte persone lo lasciano in ammollo nell’aceto, sperando di smorzarne il gusto deciso e lasciare solo il buono della carne. Ma questo richiede tempo – e non sempre c’è. È qui che entra in gioco la tradizione sarda, che dell’agnello ha fatto una vera arte.
Rispetto alla versione classica, l’agnello sardo alla Vernaccia si distingue per un profilo organolettico più ricco e bilanciato, ma con una preparazione sorprendentemente più semplice. Il pomodoro secco nel soffritto regala una dolcezza intensa e una profondità che avvolge senza coprire, mentre le olive in salamoia – aggiunte solo verso la fine – donano quella spinta sapida che vivacizza ogni boccone.
L’agnello alla Vernaccia come tradizione comanda: la vera ricetta sarda
Tramandato di generazione in generazione, l’agnello alla Vernaccia è un secondo piatto sfaccettato, con sapori decisi ma in perfetto equilibrio. E ha un vantaggio non da poco: si prepara in meno tempo rispetto ad altri metodi. Cottura più rapida, gestione facile degli ingredienti, zero compromessi sul gusto. Più lungo a dirlo che a farlo. Per preparare un agnello sardo alla Vernaccia come si deve servono pochi ingredienti, ma scelti bene. Ecco cosa non può mancare.

Ingredienti
- Mezzo agnello tagliato a pezzi
- 400 g di olive in salamoia
- 1 bicchiere di Vernaccia di Oristano (vino bianco sardo)
- 1 cipolla piccola
- 1 carota
- Qualche pezzetto di pomodoro secco
- Olio extravergine di oliva
- Sale q.b.
Nota di famiglia: qualcuno la carota non la mette, ma la ricetta originale la prevede. Fate voi.
Procedimento
Si parte da un soffritto semplice ma profumato: cipolla, carota e pomodoro secco tritati finemente e messi a rosolare in un tegame largo con un generoso filo d’olio. Quando il fondo è pronto, si aggiunge l’agnello, che va fatto dorare per bene su tutti i lati.
A questo punto si sala, si sfuma con la Vernaccia e si copre con un coperchio. La cottura richiede tempo e pazienza. La carne deve iniziare a staccarsi dall’osso, segno che si sta ammorbidendo come si deve. Quando ci siamo quasi – dopo circa 25 minuti – entrano in scena le olive, che devono insaporirsi senza sfaldarsi. Bastano altri 15-20 minuti, giusto il tempo che tutto si leghi per bene.
Si serve caldo, ovviamente. Basta una forchetta, un pezzo di pane e tutto il sapore della Sardegna lo possiamo trovare nel piatto.