Chiunque si trovi in Sardegna quest’estate può visitare Modolo, un borgo molto suggestivo in provincia di Oristano.
La Sardegna è una terra ricca di bellezze della natura, storia, arte e archeologia. Ogni anno è meta di tante persone che frequentano le sue spiagge meravigliose con acque cristalline e scenari mozzafiato. Non solo ma le città sarde meritano di essere conosciute per il loro patrimonio artistico e culturale.

In questa regione d’Italia ci sono anche piccoli paesi dove le tradizioni di un tempo si tramandano di generazione in generazione e che mantengono la loro autenticità: si tratta dei borghi, suggestivi e caratteristici, come Modolo in provincia di Oristano.
Cosa fare e vedere a Modolo
Modolo è un piccolo borgo della Sardegna, in provincia di Oristano, a pochi km di distanza da Bosa e il litorale di Alghero. Questo paese, uno dei più piccoli della regione, si trova nella zona della Planargia, dove si innalzano ciliegi, uliveti e vigneti.

Ha origini molto antiche (nuragiche, per la precisione) e nei secoli venne dominato dai Fenici, dai Cartaginesi e dai Romani. Nel VII secolo d.C. qui si stabilirono i monaci bizantini, che evangelizzarono la popolazione. Nei secoli subì altre dominazioni, fino al 1628 quando venne affidato come feudo alla famiglia dei Brondo e nel 1716 ai Paliacio. In seguito diventò comune autonomo: prima rientrava nella provincia di Nuoro ma, dal 2006, fa parte della provincia di Oristano.
La storia e l’archeologia sono dunque molto presenti qui: nelle località Silitari e Coroneddu è possibile visitare numerose domus de janas, le tombe dei giganti. Ci sono anche tanti nuraghi come Albaganes e Monte Nieddu. Fra gli edifici più belli da ammirare c’è la chiesa di Santa Croce, risalente al XVII secolo, e la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, costruita nel periodo medievale, all’interno della quale si trovano alcune statue lignee risalenti al XVII secolo.
Le tradizioni del piccolo borgo di Modolo si possono scoprire tramite le feste patronali, come quella in onore di Sant’Andrea che si celebra l’11 maggio e il 30 novembre. Non solo ma il 16 e il 17 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate con i falò e la degustazione di cibo e vini. Infatti qui si possono assaggiare alcuni alimenti particolari come i formaggi preparati con il latte prodotto dagli allevamenti locali, e vini (molto famosa è la Malvasia).