Nella chiesa di Santa Sabina, ubicata nella città di Silanus, è emerso qualcosa di molto importante: sono stati trovati durante alcuni lavori.
A Silanus, un comune italiano della provincia di Nuoro in Sardegna, si trova la Chiesa di Santa Sabina, un edificio che fa parte del complesso nuragico di Santa Barbara. Ovviamente, come in tutte le città sarde, qui è possibile osservare altre strutture religiose. C’è, per esempio, la chiesa di Sant’Antonio Abate, santo che oggi risulta essere il fondatore del monachesimo cristiano e primo degli abati.

Inoltre, sempre in questa zona, si trova la chiesa di San Lorenzo, ma anche quella di Sa Maddalena, la Chiesa campestre di San Bartolomeo, quella di Nostra Signora D’Itria e la Chiesa di Santa Croce. Per quanto riguarda la chiesa di Santa Sabina, non si hanno notizie sicure sulla data in cui è stata realizzata, ma è noto che, durante i lavori effettuati nel 1987, sia stato trovato qualcosa di molto importante.
Chiesa di Santa Sabina, gli interventi di ristrutturazione hanno portato fuori una scoperta incredibile
Tra le tante strutture sacre che si trovano in Sardegna oggi parliamo della chiesa di Santa Sabina. Non ci sono certezze sull’anno di costruzione, ma secondo alcuni potrebbe essere stata innalzata nell’Alto Medioevo, mentre altri ritengono che sia stata costruita tra il decimo e undicesimo secolo. Questa diocesi ha subìto diversi lavori di rimaneggiamento, in particolare effettuati durante il ventesimo secolo.

Il vano di destra che era caduto è stato ricostruito, ma anche l’imposta della volta a botte e dell’abside, e la cupola centrale, che ha poi assunto la forma attuale. Durante i lavori di rafforzamento avvenuti nel 1987, sotto la pavimentazione originaria sono emersi resti di muratura di capanne nuragiche e diversi frammenti di ceramica e di ossa. La chiesa di Santa Sabina si presenta nella facciata esterna in due colori, nera e bianca, mentre questa bicromia è meno evidente nella parte bassa.
Sul corpo centrale vi è una cupola, dove si fa notare una croce in ferro. Internamente è possibile osservare più absidi: quello centrale è più grande ed ospita l’altare, mentre gli altri, dei vani laterali, sono più piccoli. Tutti hanno una finestra al centro. Gli ambienti sono collegati tra loro dagli archi a tutto sesto, realizzati in calcare bianco, mentre per la pavimentazione, che è stata rifatta negli anni recenti, è stato scelto il cemento. La Chiesa di Santa Sabina è molto bella ed è caratterizzata da uno stile romanico-bizantino.