La civiltà nuragica ha lasciato tante tracce della sua storia in Sardegna e il viaggio di Tiscali ne è un esempio: ecco come raggiungerlo.
Al confine tra il Supramonte di Oliena e di Dorgali, nascosto all’interno di una dolina carsica, si può raggiungere il villaggio nuragico di Tiscali ma bisogna attraversare la Valle di Lanaitho e risalire verso il Monte Tiscali.
Ci sono tantissime capanne che sono state costruite a ridosso della dolina al riparo dalle intemperie ma nel tempo si è assistito a numerosi crolli e i detriti accumulati stanno cancellando le tracce di ciò che è rimasto, che è comunque un collante con il passato che, per chi ama la storia ma anche la natura, è sempre bello scoprire.
Per arrivare al villaggio nuragico di Tiscali occorre attraversare la Valle di Lanaitho e poi dirigersi verso l’alto fino al Monte Tiscali. L’accesso al villaggio è possibile attraverso due percorsi diversi: il primo è il sentiero tradizionale numero 410 che parte da Su Ruvagliu/Lanaitho.
Invece il secondo inizia presso il ponte de Sa Barva (valle di Oddoene) e risale la scala di Surtana seguendo il sentiero numero 411. Successivamente, al bivio per Surtana, prendere il sentiero numero 481B. Il sentiero per raggiungere Tiscali non è facile come si pensa e anzi è meglio affidarsi a guide, dotarsi di abbigliamento adeguato e scorte d’acqua.
Questo sito archeologico ha sempre affascinato studiosi e archeologi di tutto il mondo ma anche gli amanti della storia. Il sito comprende infatti circa 60 ambienti con pianta rettangolare, quadrangolare, circolare o ellittica, quindi tutti diversi fra loro. I muri sono realizzati con blocchi di calcare locale e si appoggiano direttamente alla roccia, sfruttandone la conformazione, o a terrazzamenti artificiali.
Si possono notare come le strutture siano state realizzate con due differenti tecniche costruttive: la prima, più antica, comprende i muri realizzati a secco con pietre di medie e grandi dimensioni. La seconda è invece più recente e include i muri, abbastanza spessi, realizzati con pietre di medie e piccole dimensioni e cementate con fango. Queste servivano non solo come abitazioni ma fungevano anche da magazzini e recinti per custodire gli animali (in epoche più recenti soprattutto).
All’interno della dolina che si trova sul sentiero per raggiungere il viaggio c’è ormai vegetazione quindi lecci, ginepri, frassini, olivastri, lentischi e fichi. Anche questo è un posto imperdibile da raggiungere ma facendo sempre attenzione.
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