E’ praticamente impossibile non apprezzare il mare della Sardegna, ora però spunta un pericolo non da poco finora sconosciuto a tutti.
Esistono diverse zone della nostra Penisola che possono vantare un bellissimo mare, se si dovesse però fare una classifica a riguardo difficile trovare qualcuno che non metta al primo posto quello della Sardegna. Del resto, ogni anno arrivano sull’isola tantissime persone, molte anche provenienti dall’estero, pronte a trascorrere un periodo di vacanza in zona, ben sapendo come sia difficile trovare in zona qualcosa dello stesso livello.
Non sempre, però, quello che ci sembra davvero meravigliosa e in grado di fare invidia a molti potrebbe nascondere un’insidia non da poco che non si deve sottovalutare. E’ infatti emerso recentemente un pericolo che può spingerci ad avere un pensiero totalmente diverso sull’isola.
E’ naturale associare la Sardegna a qualcosa di davvero bellissimo, quasi paradisiaco, che permette di riconciliarsi con il mondo grazie a quanto è in grado di regalare questo territorio. Il mare è certamente uno dei più belli in Europa, non è strano sia invidiato da tanti stranieri, che scelgono ogni anno l’isola come meta per la propria vacanza.
Non può quindi che suonare strana l’idea che ci sia qualcosa che possa offuscare, almeno in parte questo pensiero. E invece è proprio così. A sorpresa, alcune zone del mare del Sud della Sardegna sono state dichiarate pericolose da parte dell’ente più accreditato del settore, la Guardia Costiera.
La decisione sarà valida, almeno per ora, ancora per pochi giorni, fino al 24 maggio, ma c’è chi teme inevitabilmente che la misura possa subire una proroga. Se questo dovesse accadere, non potrebbe che essere un problema, visto che parliamo di una regione che basa gran parte della sua economia sulla pesca e sul turismo.
L’ordinanza arriva su suggerimento della Marina Militare, che ha annunciato “un’attività di sommergibile in immersione nella zona che va dall’isola di San Pietro a Terra Mala, includendo un tratto significativo di mare aperto davanti alle coste di Teulada e del Golfo degli Angeli”.
La situazione non può che generare apprensione, visto che si tratta di un’area che ha sempre ottenuto importanti apprezzamenti da tutti, a cui si aggiungono le Vele di Legambiente ottenute nel corso degli anni. “Le unità in navigazione devono procedere prestando particolare attenzione, valutando l’adozione di eventuali misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca, al fine di prevenire potenziali situazioni di pericolo” – si legge sul comunicato ufficiale.
I pericoli possono certamente riguardare, in base a quanto rilevato, non solo la navigazione, ma anche la pesca e tutte le attività marittime in genere. Non è però la prima volta che si sceglie di utilizzare il mare della Sardegna per grandi esercitazioni militari internazionali, l’ultimo precedente è recente e risale allo scorso marzo, questo non dovrebbe comunque intaccare in negativo i piani de tanti vacanzieri in arrivo.
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