In Sardegna si è deciso di fare una scelta davvero importante e coraggiosa, che rende il mare davvero per tutti, ecco come.
Il mare piace quasi a tutti, non solo per la possibilità di fare un bagno e divertirsi, oltre che per l’aria che si respira, considerata benefica anche da parte dei medici. Tanti amano, infatti, passeggiare sentendo il rumore delle onde in sottofondo, oltre a sedersi nelle vicinanze se hanno la necessità di stare soli e riflettere.

Troppo spesso, però, fare questo non è possibile se si abita lontano a causa dei costi previsti per spostamenti ed eventuali pernottamenti, anche se resta la speranza di poter rimediare al più presto. La Sardegna ha deciso però di agire in maniera tangibile affinché il desiderio di molti non resti irrealizzato con un gesto che potrà renderlo possibile per tutti.
Tutti al mare in Sardegna: ecco perché
Dover rinunciare alla possibilità di andare al mare per un anno può rappresentare una scelta sofferta per molti, ma allo stesso tempo inevitabile per ovvi motivi di budget. Chi è più “fortunato” e ha la possibilità di trascorrere in una località di villeggiatura almeno qualche giorno si ritrova però spesso costretto a dover scegliere solo alcune mete perchè considerate più abbordabili. In molti casi la Sardegna non rientra tra queste, ritenuta adatta solo alle tasche di alcuni.
In realtà, non è detto sia sempre così, se ci si mette a fare una ricerca minuziosa si riescono infatti a trovare delle strutture che possono essere possibili anche per chi non ha la possibilità di sostenere alcun salasso. Questa non è però l’unica novità positiva, che potrà fare felici le persone che amano l’isola e che la ritengono una delle destinazioni migliori per le proprie vacanze. Il Ministero per le Disabilità ha infatti messo a disposizione più di un milione e 700 mila euro per il progetto ‘L’Isola che accoglie’ voluto dall’assessorato regionale al turismo guidato da Franco Cuccureddu, grazie a cui le spiagge potranno diventare inclusive e accessibili a tutti, compreso chi ha una disabilità fisica, sensoriale e intellettiva.

Ad avere aderito, in veste di “soggetti attuatori”, sono quattro Comuni, tutti noti per il mare che è meta di tantissimi turisti in occasione di ogni estate. Si tratta di Alghero, Carloforte, La Maddalena con l’isola di Caprera e Orosei, a cui si aggiungono 18 progetti presentati da altri Comuni che vogliono rendere accessibili anche le loro spiagge.
Si punta in questo modo a rendere più semplice poter trascorrere il tempo in spiaggia senza barriere in autonomia, sicurezza e comfort, adeguando spazi e strutture alle esigenze di tutti. Questo è reso possibile grazie all’installazione di pedane passerelle per facilitare l’accesso alla spiaggia, carrozzine job che consentono di muoversi più agevolmente ed entrare in acqua, servizi igienici, spiagge e trasporti attrezzati. Capire quali siano le realtà adatte sarà inoltre facile grazie a specifici siti web, dove sarà illustrata la proposta disponibile, così da scegliere liberamente dove potersi recare.
Non mancherà inoltre la possibilità di mettersi a servizio dei posti che offrono questa opportunità, attraverso la formazione degli operatori del settore turistico con l’offerta di tirocini per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità e tutela dei diritti.