Hai passato i 40? Questi cibi rallentano tutto, ma nessuno ce lo dice mai

Dopo gli anta il corpo cambia, e cambia anche il modo in cui assimila ciò che mangiamo e reagisce a ciò che facciamo: ecco perché dobbiamo evitare alcune cose.

Si tocca un tasto dolente, quello del tempo che passa. Eppure la consapevolezza è la prima arma per fare invidia alle ventenni, nonché alle coetanee che spesso si guardano con un velo di invidia. Perché sì, l’anagrafica avanza, il corpo cambia, ma il vero fattore determinante sta nel cambiare abitudini senza stravolgere la propria vita.

donna che mangia
Hai passato i 40? Questi cibi rallentano tutto, ma nessuno ce lo dice mai – chieseromanichesardegna.it

Se da una parte è vero che molti over 40 sono fisicamente – ed energicamente – fortunati, è bene sapere che sì, una buona percentuale ha lavorato sul proprio stile di vita, fino a farlo diventare pura normalità. Dunque oggi parliamo di realtà: quella vera, cruda e per certi versi scomoda. Ma anche di soluzioni, quelle alla portata di tutti. Partiamo con ciò che accade al nostro corpo una volta spenta la quarantesima candelina.

Cosa dovremmo mangiare (e cosa evitare) dopo i 40 anni

Come spiega la dottoressa Elena Dogliotti a La Cucina Italiana, l’organismo cambia nel tempo. Con il passare degli anni, le cellule e i tessuti sono meno efficienti nelle proprie funzioni. Inoltre, noi donne, intorno ai quarant’anni, cominciamo a risentire di modifiche ormonali che influiscono sul funzionamento del nostro organismo e ci rendono ancora più sensibili agli effetti negativi di uno stile di vita malsano o comunque non esemplare.

donna che si trucca
Cosa dovremmo mangiare (e cosa evitare) dopo i 40 anni – Chieseromanichesardegna.it

Prosegue: “In particolare, intorno ai quarant’anni comincia un calo di estrogeni che conduce alla diminuzione drastica in menopausa, e di testosterone, presente anche nelle donne, e che ha un ruolo ad esempio sulla conservazione della massa muscolare e sulla salute delle ossa”.

Dunque dopo i 40, non è solo questione di linea, ma di come stiamo dentro, prima ancora che fuori. Il corpo cambia, diventa più vulnerabile – gli ormoni ci mettono del loro – e mangiare come a vent’anni non funziona più. Ma non serve stravolgere tutto: serve solo iniziare a scegliere con un po’ più di testa.

La direzione è quella di sempre: dieta mediterranea, o se vogliamo dirla semplice, il famoso piatto sano di Harvard. Più verdura e frutta, cereali integrali, legumi, pesce, yogurt al posto dei formaggi, e olio buono, quello extravergine.

Sì anche a frutta secca e semi, ma attenzione a ciò che rallenta tutto. Parliamo di salumi, affettati, carni lavorate industrialmente – pancetta, wurstel, salsicce – ma anche di certi snack da dispensa e dei soliti zuccheri infilati ovunque: in barrette, yogurt aromatizzati, persino nei prodotti ‘fit’.

Non sono veleni, ma nemmeno amici. Se entrano nella nostra alimentazione con troppa leggerezza, ci mettono il bastone tra le ruote: digestione più lenta, picchi glicemici, infiammazione, stanchezza. Il punto non è eliminarli per sempre, ma sapere che non aiutano. Perché dopo i 40, il corpo non fa più sconti – ma se lo conosci, ti ascolta meglio di prima.

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