Non tutti conoscono la ricetta della pizza sarda, è però davvero invitante e assolutamente da provare, ecco come farla.
E’ certamente impossibile pensare che tutti abbiano gli stessi gusti a tavola, ma ci sono dei cibi che possono essere considerati dei passpartout e che vengono proposti perché si va quasi sul sicuro pensando che raramente possano non essere graditi. Tra questi c’è certamente la pizza, ideale quando non si ha una grande voglia di cucinare e si vuole comunque qualcosa di sfizioso.

E’ nota a tutti la sua origine napoletana, così come la possibilità di poterne gustare divers varianti che possono rendere tutto ancora più appetitoso, anche se forse non tutti conoscono quella che è nota come pizza sarda. Come è facile immaginare, si tratta di qualcosa che è tipico dell’isola e che tutti dovrebbero gustare quando ci si trova sul posto, pur avendo almeno all’esterno un aspetto diverso a quella che tutti noi conosciamo.
La ricetta della pizza sarda può conquistare tutti
Già semplicemente sentire il nome pizza fa venire l’acquolina e pensare a qualcosa che potremmo mangiare in ogni momento, non solo a pranzo o a cena, anche solo quando si ha un piccolo buco allo stomaco da colmare. Poco importa se la si è mangiata pochi giorni prima, al massimo si varia a farcitura e il gioco è fatto.
Sentire parlare di pizza sarda può generare la stessa sensazione, anche se non si sa nello specifico di come venga preparata, si tende a pensare che sia poco differente da quella tradizionale. Questa è conosciuta anche come Coccoi de Corcoriga, definizione che a chi proviene da un’altra zona d’Italia potrebbe dire poco, ma che traducendola potrebbe far capire cosa ci troveremo davanti una volta preparata. Letteralmente, infatti significa pane di zucchine ed è considerata una specialità tipica dell’Ogliastra, nonostante sia possibile mangiarla anche in altre zone della regione.

E’ possibile ovviamente assaggiarla in ogni periodo dell’anno, anche se in assoluto è l’estate la fase migliore per la freschezza che la caratterizza, per questo tanti tendono a portarla con sé in spiaggia considerandola perfetta per uno spuntino a metà giornata. La pizza sarda è comunque conosciuta anche come sa civargedda e può essere ritenuta simile alla s’anguli de cibudda, con l’unica variazione legata all’ingrediente principale, nel primo caso le zucchine, mentre nel secondo la zucca.
Se si vuole realizzarla a regola d’arte è necessario avere su fiscidu, freschissimo formaggio tipico del territorio ogliastrino, che si ottiene dal formaggio di pecora o di capra e a seconda delle zone in cui lo si consuma. A questi si aggiungono pomodori e farina, così da renderla un vero piatto unico, perfetta per ogni momento della giornata, senza la necessità di affiancare altro.
Prepararla non è comunque difficile. Si devono innanzitutto grattugiare in maniera grossolana le verdure, per poi aggiungere pomodoro, formaggio e cipolla a piccoli pezzetti. Si prosegue aggungendo la farina, che consente di assorbire i liquidi, oltre a olio e sale. La cottura può avvenire in un forno elettrico fino a duratura, possono bastare 20-30 minuti a seconda della temperatura.
Queste caratteristiche della pizza sarda la rendono adatta anche per chi sta facendo una dieta ed è in cerca di qualcosa di appetitoso, ma allo stesso tempo nutriente, che può consentire di mangiare anche le verdure da parte di chi non le ama. Non è quindi così simile alla pizza tradizionale, ma può essere comunque invitante.