Le zanzare non pungono a caso, ma scelgono alcuni soggetti rispetto ad altri grazie a ad alcuni fattori che le attraggono particolarmente.
Siamo nel pieno della stagione estiva, quando le zanzare spuntano in quantità elevate, pronte a pasteggiare ogni volta che trovano un soggetto succulento. Perché sì, le zanzare amano il sangue, ma non tutto. Certo, in periodo di carestia ogni preda è ben accetta, ma se ci trovassimo in una stanza con tante persone, non sarebbe così difficile notare che alcune risultano più appetibili di altre.

Partiamo dal presupposto che non tutte le zanzare pungono, ma solo le femmine dopo l’accoppiamento. Questo avviene perché l’insetto ha bisogno di proteine per sostenere la gravidanza, mentre il maschio, nel suo ciclo di vita, si nutre di sostanze zuccherine come il nettare dei fiori, la linfa, la polpa della frutta. Una volta superato lo stadio larvale, la zanzara maschio non mangia più.
Si dice che le zanzare femmina amino il sangue dolce, ma la verità è più ampia di quanto possiamo immaginare, e riguarda il sudore, il respiro e persino ciò che scegliamo di indossare.
Chi scelgono le zanzare: non è il sangue dolce, ma tutto il resto
Sfatiamo subito il mito: non esiste nessun sangue più dolce di un altro. O almeno, non per le zanzare. Il Dott. Santo Raffaele Mercuri, primario di Dermatologia all’IRCCS Ospedale San Raffaele, lo spiega chiaramente: non è questione di gusto, ma di una combinazione di fattori che rende alcune persone irresistibili e altre totalmente ignorate.

Uno su cinque, secondo le stime, attira le zanzare più della media. E no, non c’entrano solo il sudore o il caldo. A fare la differenza c’è il gruppo sanguigno: il tipo 0 sembra essere il preferito, mentre chi non emette attraverso la pelle segnali chimici legati al proprio gruppo ha qualche chance in più di passare inosservato (circa l’85% di persone emette segnali odorosi sul proprio DNA).
Poi c’è la CO₂, l’anidride carbonica che espelliamo semplicemente respirando. Le zanzare riescono a intercettarla anche a 50 metri di distanza. Ecco perché chi è in sovrappeso, incinta o ha appena finito una corsa – insomma, chi ne emette di più – è un bersaglio perfetto.
E non è finita. Le zanzare percepiscono l’acido lattico, l’ammoniaca e l’acido urico rilasciati con il sudore. Sudare molto, quindi, non aiuta. Bere birra nemmeno: una lattina basta ad alterare l’odore corporeo e trasformarci in prede succulente. Al contrario, aglio e vitamine del gruppo B sembrano agire da piccolo scudo.
Le zanzare non pungono solo a caso, e nemmeno dove capita. Secondo gli esperti, alcune colonie batteriche attive attorno alle caviglie rilasciano segnali chimici che attraggono gli insetti molto più di altre parti del corpo. Meglio mettere un repellente proprio in quelle zone.
Infine, attenzione al look: i colori scuri attirano di più. Nero, rosso, blu e grigio sono un invito a cena. Kaki, verde e giallo? Meno appetitosi.