In casa potreste avere un piccolo tesoro senza saperlo. SI tratta delle macchine da scrivere, le cui valutazioni oggi sono davvero altissime.
Le macchine da scrivere hanno rappresentato per oltre un secolo quello che i computer sono oggi per i lavoratori; un mezzo di lavoro indispensabile che ha aperto ad un mercato industriale che reso immortali alcuni nomi italiani e non che si sono specializzati nella loro produzione. Oggi che le macchine da scrivere sono diventate un oggetto da collezione, la loro valutazione può arrivare a livelli davvero imprevisti.

A dispetto di quanto si possa immaginare la produzione delle macchine da scrivere è andata avanti fino al 2011, quando l’ultimo stabilimento in India ha chiuso i battenti. Sicuramente già in quegli anni però le macchine da scrivere non avevano più l’utilità e la diffusione che avevano avuto fino agli inizi degli anni Novanta.
Con l’avvento dei computer e ancor più dei personal computer nessuno l’utilizzo delle macchine da scrivere è andato via via scemando, questo ha provocato però l’automatica rivalutazione economica di questi oggetti ormai diventati da collezione. Non di rado si possono trovare in soffitta vecchie macchine da scrivere appartenute ai nostri genitori; bene attenzione a non considerarle affatto perché tra le mani potreste avere un piccolo tesoro.
Quali sono le tre macchine da scrivere che valgono di più al mondo
Come si accennava ci sono nomi dell’industria che in passato hanno indissolubilmente legato il loro nome proprio alla produzione di macchine da scrivere. In questo senso non si può non pensare all’italiana Olivetti, i cui modelli, tutti, valgono oggi una base 200 euro. Ci sono state però produzioni limitate, veri e propri gioiellini -della Olivetti e non- che proprio per la loro rarità sono arrivate a valere oggi migliaia di euro.

La macchina da scrivere è stata inventata nel 1868 da Christopher Latham Sholes. Al 1873 risale invece la commercializzazione del primo modello di macchina ad opera della Remington; proprio una dei modelli di questa casa di produzione, per la precisione la Remington n.7, è valutata oggi 2mila euro.
Per quanto riguarda la Olivetti, il modello più raro e ricercato, e di conseguenza anche quello che il prezzo più alto, è la Olivetti M1 la cui prima produzione risale al 1911. Il prezzo in questo caso è stimato intorno a 1000 euro, ma proprio perché estremamente rara -ne esistono circa 5.500 esemplari- il prezzo può raggiungere anche cifre ben superiori, arrivando a sfiorare anche i 10mila euro.
Tra le macchine da scrivere valutate di più c’è anche la rara Unica Pitch Braille, si tratta della macchina da scrivere realizzata per non vedenti e valutata oggi intorno a 2mila euro.