Tanti pensano che Gigi Datome sia milanese, in realtà l’ex cestista è originario della Sardegna ed è davvero orgoglioso di questo, appena possibile non manca di ricordarlo.
Gli appassionati di basket conoscono certamente Gigi Datome, uno dei protagonisti di questo sport, in veste di capitano sia della nostra Nazionale sia dell’Olimpia Milano. È quindi naturale associarlo alla città del Duomo a causa della lunga militanza con la formazione biancorossa, da anni leader nel nostro Paese, anche se sta ora vivendo una stagione caratterizzata da alti e bassi.

Lo sportivo è però in realtà originario della Sardegna, terra a cui inevitabilmente resta legatissimo e dove fa ritorno appena ne ha la possibilità, non esclusivamente nelle vacanze estive. In alcune interviste lui ricorda in maniera inequivocabile la sua terra, soprattutto perché è da qui che è nata anche la passione per questo sport.
Il grande amore di Gigi Datome per la sua Sardegna
Non è certamente del tutto un errore considerare Gigi Datome milanese d’adozione, grazie ai tanti anni trascorsi nelle file dell’Olimpia Milano, che ha portato al successo in Italia più volte. Avere vissuto nel capoluogo lombardo lo ha portato ad apprezzare anche alcune tradizioni tipiche della città, anche se lui è in realtà originario della Sardegna (pur essendo nato a Montebelluna, in provincia di Treviso).

La sua famiglia si è poi trasferita a Olbia quando era solo un bambino, dove ha iniziato ad appassionarsi al basket grazie al papà, Sergio, ha rilevato la Santa Croce, società costituita nel 1970. Non è un caso quindi che lui abbia scelto di indossare per gran parte della sua carriera il numero 70, lo ha fatto come secondo numero in NBA, al Fenerbahce e successivamente in biancorosso.
Sia il padre sia il fratello maggiore Tullio erano cestisti, Gigi Datome desiderava di arrivare a raggiungere i loro livelli, nei fatti li ha evidentemente ampiamente superati. Chi ha avuto la possibilità di visitare l’isola almeno una volta potrebbe avere avuto mood di soggiornare presso l’hotel “Il Gabbiano Azzurro”, a Golfo Aranci, che è di proprietà proprio della sua famiglia. Anche nella loro attività lavorativa i Datome hanno scelto di non abbandonare l’amore per questo sport, qui infatti trovano alloggio spesso le famiglie dei piccoli cestisti che partecipano a manifestazioni organizzate a poca distanza.
Non sono mancate le occasioni in cui lui stesso ha voluto parlare apertamente di quanto si senta orgoglioso di essere sardo: “Per me Sardegna significa casa. Mi sento cittadino del mondo, ho avuto la fortuna di vedere tanti posti bellissimi, ma è meraviglioso poter portare ogni volta il mio bagaglio di cultura in quella che è casa mia – aveva detto nel corso del suo intervento a ‘Le cose che abbiamo in comune’ -. La Sardegna è un posto meraviglioso, con tradizioni incredibili, che deve cercare di non chiudersi né rimanere isolata. Io sono orgoglioso di essere sardo e il mio orgoglio l’ho portato con me in campo ogni volta”.
Insomma, un altro motivo per cui i sardi possono essere orgogliosi del posto in cui sono nati.