La Foresta di Montes rappresenta il vero cuore verde e selvaggio della Sardegna. Un paradiso naturalistico unico nel suo genere in tutta Europa.
Lecci secolari si alzato maestosi creando volte verdi alte più di 25 metri dove il tempo sembra non scorrere più. Si tratta della Foresta di Montes in Sardegna, uno degli ultimi patrimoni forestali primari d’Europa.

La Foresta di Montes è il punto più selvaggio del Supramonte di Orgosolo, si tratta di un vero santuario naturale dal valore inestimabile.
Di per sé la Foresta ha una storia affascinante e rappresenta in pieno quel sentimento unico che lega i sardi alla loro terra. Nel 1914 la Cassa Ademprivile acquista la foresta dall’Azienda del Demanio forestale statale; proprio l’ademprivio rappresenta una consuetudine peculiare della popolazione sarda che si basa sull’uso civico e collettivo delle risorse naturali come pascolo e legnatico.
La foresta si trova sul versante nordorientale del Gennargentu, nel territorio comunale di Orgosolo. Parte integrante del più famoso Supramonte, Montes si estende dai primi contrafforti del massiccio del Gennargentu fino al Rio Flumineddu. L’accesso alla foresta è garantito e facilitato tramite la Strada Provinciale 48 da Orgosolo che passa per la sede dell’Agenzia Foresta in località Funtana Bona.
Foresta di Montes, il tesoro geologico del Supramonte
Rientrando nel patrimonio naturalistico del Supramonte, non si può non pensare alla Foresta se non associandola alle straordinarie caratteristiche geomorfologiche della zona. Gole profonde, grotte misteriose e risorgive cristalline qui la fanno da padrone; in particolare nella zona forestale si segnala la presenza della sorgente Funtana Bona che dà origine al corso del fiume Cedrino che è poi uno dei principali corsi d’acqua dell’isola.

Trattandosi di una zona forestale, a Montes il vero tesoro non che essere rappresentato dalla vegetazione che si divide in diverse zona; la lecceta primaria di Sas Baddes rappresenta uno degli ultimi residui di foresta mediterranea in Europa e parliamo probabilmente della zona più estesa in questo senso. Qui, oltre ai lecci plurisecolari, trovano spazio gli aceri trilobi, i corbezzoli dai frutti rossi ma anche agrifogli dalle foglie lucenti e filiere dalla chiome compatte. Un vero e proprio museo naturalistico a cielo aperto.
Anche la fauna è variegata e attrattiva: si va dal cinghiale sardo al gatto selvatico, passando per il topo quercino fino a lepri e volpi. Il tutto senza contare la popolazione volatile che conta l’aquila reale, lo sparviero, il gheppio e il falco pellegrino.
La foresta di Montes offre esperienze differenti a seconda della stagione in cui la si visita; sicuramente il momento più suggestivo è quello primaverile, tra aprile e giugno, quando la naturale è nel pieno della sua fioritura. Piacevole anche la stagione autunnale tra settembre e novembre, c’è un’affluenza minore rispetto all’estate e si può godere del luogo con più tranquillità. Con uno scenario suggestivo dato dai colori del periodo.
La visita alla foresta richiede almeno 2/3 giorni per questo risulta necessario soggiornare nella zona: sono diversi i B&B nel centro storico di Orgosolo ma c’è anche una foresteria all’interno dell’area demaniale gestita dall’Agenzia Forestas.