Pochi genitori sanno che i figli maggiorenni under 24 rimangono a carico pur avendo un reddito superiore rispetto 4 mila euro.
Bisogna fare chiarezza sui figli a carico e su quali siano i limiti reddituali da rispettare per continuare a ricevere detrazioni e Assegno Unico. Si potrebbe inconsapevolmente commettere un errore.
Avere figli a carico significa poter ottenere le relative detrazioni per abbattere il peso della tassazione tenendo conto delle spese del cittadino per mantenere il nucleo familiare. Le detrazioni per figli a carico hanno importo variabile in base al reddito del contribuente, dal numero, età e condizioni personali dei figli. Per essere considerato a carico il figlio dovrà avere il reddito proprio inferiore a 4 mila euro se under 24 oppure a 2.840,51 euro. Superando queste sogli il genitore perderà il diritto alle detrazioni.
Ricordiamo che per i figli a carico spetta anche l’Assegno Unico, una prestazione erogata fino al 21esimo anno del ragazzo o indipendentemente dall’età se disabile. Niente erogazioni se figlio o figlia pur avendo meno di 21 anni hanno un reddito proprio che superare quello stabilito dalla Legge per essere considerato a carico. A tal proposito occorre fare una precisazione perché al verificarsi di alcune circostanze è possibile aumentare la soglia reddituale a 8 mila euro.
L’Assegno Unico è previsto per figli minorenni e maggiorenni a carico fino a 21 anni o senza limiti anagrafici in presenza di una disabilità. Per i minorenni spetterà una cifra più alta. Ecco perché non appena il ragazzo o la ragazza compirà 18 anni bisognerà comunicarlo all’INPS in modo tale da permettere all’ente di ricalcolare l’importo dell’AUU.
Condizione necessaria per ricevere la prestazione, come detto, è che il figlio sia fiscalmente a carico dei genitori. Il maggiorenne dovrà studiare per avere diritto ai soldi oppure lavorare ma con alcuni limiti reddituali. Questi sono stati specificati dall’INPS con il messaggio numero 1714 del 2022. Per i figli maggiorenni conviventi il limite è di 8 mila euro sommando tutti i redditi imponibili al lordo degli oneri deducibili e delle detrazioni eventualmente spettanti.
Se il figlio è maggiorenne e non convivente potrà comunque essere inglobato nel nucleo familiare del genitore ma per ricevere l’Assegno Unico si dovrà tener conto di due condizioni. Avere un reddito entro 4 mila euro nel secondo anno prima di quello che si sta considerando ed entro 8 mila euro (reddito presunto) nell’anno di riferimento. Soddisfacendo questi requisiti il figlio sarà considerato a carico e la prestazione continuerà ad essere erogata.
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