È un dolce sardo con il miele e devi provarlo almeno una volta nella vita: la ricetta della tradizione

Tiramisù, torta alle mele, torta paradiso… sembra sempre che si parli dei soliti dolci! E invece sto per svelartene uno incredibile e appartenente alla tradizione sarda, diverso dal solito.

C’è un dolce che, più di molti altri, incarna l’anima profonda della Sardegna. Non è solo una ricetta, ma un rituale che si tramanda da generazioni, avvolto nel profumo di miele e mandorle, tra chiacchiere soffuse e mani operose, spesso di donna.

miele in ciotola
È un dolce sardo con il miele e devi provarlo almeno una volta nella vita: la ricetta della tradizione – chieseromanichesardegna.it

Il suo nome è sebadas — o seadas, come la chiamano in alcuni angoli dell’isola — e ogni volta che viene portata in tavola, è come se un pezzo della Sardegna più autentica e arcaica fosse messo davanti agli occhi di tutti.

La ricetta della sebadas, un dolce tipico della Sardegna

Cominciamo dagli ingredienti, che sono una parte molto importante della ricetta. Le dosi che sto per darti valgono per circa quattro persone.

Per preparare la pasta delle sebadas, ti serviranno 250 grammi di semola di grano duro rimacinata, un cucchiaio di strutto – che può essere sostituito con olio extravergine d’oliva se desideri una versione più leggera – circa 100 millilitri di acqua tiepida e un pizzico di sale.

Per il ripieno, occorrono 200 grammi di formaggio pecorino fresco, meglio se con una nota acidula o leggermente fermentata. A questo va aggiunta la scorza grattugiata di un limone non trattato, che dona freschezza e un contrasto profumato alla sapidità del formaggio.

miele su cucchiaio di legno
La ricetta della sebadas, un dolce tipico della Sardegna – chieseromanichesardegna.it

Alcune varianti tradizionali prevedono l’aggiunta di un po’ di semola o di amido per rendere il ripieno più compatto, ma non è un passaggio obbligato.

Una volta pronte e fritte, le sebadas vanno cosparse generosamente con miele sardo, preferibilmente di corbezzolo – amarognolo e intenso – oppure di arancio, più delicato. Niente zucchero a velo se vuoi attenerti alla tradizione!

Procedimento

Per preparare le sebadas, si comincia impastando la semola con lo strutto (o olio), aggiungendo acqua tiepida e un pizzico di sale fino a ottenere una pasta liscia ed elastica.

Dopo un breve riposo coperto, si passa al ripieno: il pecorino fresco, tagliato fine o grattugiato, si fa sciogliere lentamente a fuoco basso con scorza di limone grattugiata. Una volta fuso, si lascia intiepidire e si divide in porzioni. Devi stendere l’impasto in una sfoglia sottile e tagliato in cerchi.

Su metà dei dischi si mette il ripieno, poi si copre con i dischi restanti e si sigillano bene i bordi per evitare fuoriuscite durante la frittura. Le sebadas si friggono in abbondante olio caldo finché diventano dorate e croccanti. Appena tolte dall’olio, si servono subito con miele sardo versato sopra.

Il risultato è un dolce caldo, profumato e dal sapore unico, che unisce sapidità, dolcezza e leggerezza in un equilibrio perfetto.

Ti ho incuriosito abbastanza da spingerti a provarlo? Spero di sì! È una ricetta che ho molto a cuore e che mi ha insegnato un’amica sarda a cui voglio un mondo di bene.

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