È un agrume ma non tutti lo conoscono e si mangia solo cotto: un vero orgoglio per la Sardegna

Uno dei cibi tipici della Sardegna è un agrume davvero particolare, che non tutti conoscono e che si mangia solo cotto, ecco di cosa si tratta.

Ora che l’estate si avvicina sono in tanti ad avere scelto la Sardegna come meta delle proprie vacanze, chi lo ha fatto non può che essere interessato a provare, una volta arrivato sul posto, alcuni dei cibi tipici. In genere, infatti, anche chi è particolarmente schizzinoso prova ad approfittare dell’occasione per provare qualcosa di particolare e poco conosciuto. In questa categoria rientra certamente un particolare tipo di agrume, cosa che potrebbe far storcere il naso (e non solo) a chi non ama la frutta, anche se potrebbe cambiare facilmente idea in questo caso.

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C’è un agrume tipico della Sardegna da consumare cotto – Chieseromanichesardegna.it

Il riferimento, infatti, non è al limone o ad arance (e suoi similari), ma qualcosa di cui si parla poco e che spicca proprio per la modalità con cui può essere consumato. A differenza degli altri alimenti di questo tipo, infatti, viene consumato esclusivamente cotto, modalità che può rendere il suo sapore ancora più gustoso.

Un agrume della Sardegna può conquistare tutti: le caratteristiche

Ognuno di noi è a conoscenza di quanto la frutta faccia bene e debba essere consumata con continuità, così da garantire all’organismo vitamine e sali minerali di cui è dotata. Questa consapevolezza, però, non sempre basta per convincere i più reticenti e poco amanti del genere a mangiarla spesso, cercando anche di variarne le tipologie. C’è chi, infatti, la odiava da bambino e continua a pensarla allo stesso modo.

Il pensiero può essere spesso differente nei confronti degli agrumi, anche se in questo caso chi li ama meno preferisce dirottarsi sulle spremute, perfette soprattutto in estate, quando la sete è maggiore. La situazione può essere però cambia per un agrume in particolare, tipico della Sardegna, ma di cui si parla raramente, visto che questo deve essere consumato cotto. Si tratta della pompia, ibrido naturale che può essere considerato una sorta di via di mezzo tra cedro e limone, diffuso sin dal ‘700.

agrume pompia
La pompia può essere mangiata solo cotta – Chieseromanichesardegna.it

I naturalisti hanno dato alla pompia un nome ben preciso, quello di Citrus Monstruosa, scelto perche sembra essere un limone dalle dimensioni giganti, essendo in grado di arrivare fino a un peso di 500 grammi. Impossibile poi non notare la sua buccia spessa e bitorzoluta, che è una sua caratteristica tipica,

Non è possibile consumarla cruda, prima di procedere con la cottura è però necessario togliere la buccia e la polpa. A quel punto resta l’albedo, che viene prima sbollentato poi cotto a lungo nel miele sino ad essere confettato.

Il “lavoro” da svolgere è poi di vario tipo. La scorza caramellata diventa “pompìa intrea”, se mantenuta intera e può essere conservata in barattoli, per poi mangiarla quando si preferisce. In alternativa, ottenuta la pompia in questo modo la si può tagliare a pezzetti e metterla insieme ad alcune mandorle, conservando il tutto in alcuni piccoli contenitori, simili a quelli usati per i muffin o i plumcake. Questo consente di crere la “aranzada”, un dolce tipico che gli abitanti dell’isola consumano in occasione delle feste. Tanti la ritengono imprescindibile anche quando sono previste celebrazioni speciali, quali fidanzamenti, matrimoni o nascite. La sua forma a losanga, infatti, è ritenuta foriera di fertilità e buon augurio.

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